Variante Omicron, direttrice dell’Oms in Sudafrica: “vietare gli spostamenti è un attacco alla solidarietà globale”

Matshidiso Moeti, direttrice regionale dell'Oms in Sudafrica: "con la variante Omicron già rilevata in diverse regioni del mondo, vietare gli spostamenti dall’Africa rappresenta un attacco alla solidarietà globale”
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La nuova variante del coronavirus SARS-CoV-2, rilevata inizialmente in Sudafrica e altri Paesi vicini, ha portato molti Paesi a chiudere le frontiere nel timore di una diffusione della variante, rinominata Omicron. Omicron, però, è già stata rilevata in diversi Paesi dell’Europa, in Australia e ad Hong Kong, per esempio. Proprio per questo motivo, Matshidiso Moeti, direttrice regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha dichiarato: “Con la variante Omicron già rilevata in diverse regioni del mondo, vietare gli spostamenti dall’Africa rappresenta un attacco alla solidarietà globale”.

Anche Cyril Ramaphosa, capo di Stato del Sudafrica, si è detto ieri “profondamente deluso” per le restrizioni imposte da Stati Uniti, Unione Europea, Giappone, Israele o Gran Bretagna agli arrivi dal suo e da altri Paesi della regione. “L’unico risultato che otterranno i divieti di viaggio sarà quello di danneggiare ulteriormente i Paesi colpiti e compromettere la loro capacità di rispondere alla pandemia e dunque di riprendersi”, ha detto Ramaphosa. Per l’Oms, alla variante Omicron è riconducibile la maggioranza dei casi di contagio delle ultime due settimane nella provincia più popolosa del Sudafrica, il Gauteng.

Sulla questione dei divieti di viaggio, è intervenuto anche il direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus“La variante Omicron è il riflesso di un’ingiustizia prolungata sui vaccini”, ha denunciato il responsabile su Twitter. “Più tempo impiegheremo a garantire l’uguaglianza vaccinale, più permetteremo al Covid-19 di circolare, di mutare e di diventare potenzialmente ancora più pericoloso”.

Poche ore fa, l’Oms ha classificato Omicron come “preoccupante” . “L’abbiamo definita preoccupante perché tutte le equipe del mondo intero recuperino il massimo di informazioni su questa variante. E’ importante avere più informazioni su questa variante”: ha detto questa mattina ai microfoni di France Info Sylvie Briand, direttrice del dipartimento della gestione dei rischi epidemici all’Oms.

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