Le verità della scienza sulla variante Omicron: molto più pericolosa la deriva politica

Le verità della scienza sulla variante Omicron e la pericolosa deriva politica nazionale ed internazionale
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La variante “Omicron” non è affatto peggiore della Delta o delle precedenti. La variante “Omicron” non è nata in Africa ed è stata scoperta per la prima volta oltre 4 mesi fa. La variante “Omicron” è già diffusissima in tutto il mondo, in ogni Paese, semplicemente fino a ieri non l’avevamo cercata. La variante “Omicron” contagerà inevitabilmente milioni di persone di cui il 97% sarà asintomatico o paucisintomatico e si potrà curare a casa con banali farmaci da banco. Il rimanente 3% dovrà ricorrere a cure ospedaliere, e lo 0,8% andrà incontro al decesso in quella porzione di popolazione fragile per età e patologie pregresse com’è sempre successo per ogni virus influenzale. L’adozione di terapie domiciliari precoci, abbandonando il criminale protocollo che prevede tachipirina e vigile attesa, può ulteriormente ridurre la percentuale di ospedalizzazioni e decessi anche nelle persone fragili, anziane e malate.

Oltre a seguire la scienza e indicare le corrette terapie domiciliari precoci, l’unica azione politica adeguata a fronteggiare la pandemia è incrementare i posti letto degli ospedali e assumere medici e infermieri con contratti adeguati e a tempo indeterminato. Un compito che spetta esclusivamente alla politica e che viene disperatamente richiesto da molto tempo da parte di tutta la comunità scientifica.

La variante “Omicron” buca i vaccini rendendo completamente vana persino la terza dose che milioni di persone stanno facendo per andare a mangiare al ristorante al chiuso al chiuso nonostante sia sconsigliata dalle autorità sanitarie internazionali (Oms), dalla logica e dalla scienza in quanto la protezione dalle forme gravi della malattia rimane elevatissima dopo due dosi, oltre l’80%, e abbiamo già visto come la protezione dal contagio non ci può essere in ogni caso.

Nuove varianti continueranno ad emergere per sempre, all’infinito, perché questo virus muta in continuazione per la propria natura ed è un processo che non si può fermare in alcun modo.
Incontrando molte persone vaccinate, il virus muterà più velocemente perché per sopravvivere tenterà di adattarsi al vaccino e cambierà proprio per resistere al vaccino. Quindi anziché ridurre le mutazioni, le stiamo incrementando.

Se davvero volete fare qualcosa “per gli altri“, l’unica puntura utile a cui potete sottoporvi è quella della donazione del sangue di cui c’è disperato bisogno. Come hanno già spiegato il direttore dello Spallanzani di Roma, dott. Francesco Vaia, e il direttore del laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, professoressa Maria Rita Gismondo, “il vaccino anti Covid serve solo a chi lo fa, non dà alcuna protezione nei confronti degli altri perché i vaccinati rischiano meno di ammalarsi in modo grave ma hanno la stessa possibilità di contagiarsi e di contagiare dei non vaccinati“. E’ scienza, gli unici ignoranti che si affidano a credenze stregonesche e beceri luoghi comuni sono coloro che continuano a dire che si vaccinano “per gli altri” (e poi magari fumano in pubblico, accelerano di fronte alla vecchietta che deve attraversare la strada, rimangono indifferenti di fronte a uno sconosciuto in difficoltà).

La cattiva politica degli ex premier senatori a vita che vogliono “un’informazione meno democratica e controllata dal governo“, i Ministri che speculano sulle paure della gente, gli amministratori che fanno terrorismo per tenere la popolazione soggiogata e scaricare sui cittadini “indisciplinati” le loro responsabilità, i governanti che concedono libertà in modo assolutamente arbitrario sono molto ma molto ma molto più pericolosi del virus e delle sue varianti.

Per tanti decenni ci siamo chiesti come hanno fatto i nostri avi italiani e tedeschi ad accettare gli orrori del nazifascismo. Oggi abbiamo la risposta: il lavaggio del cervello funziona semplicemente generando paura. E quando il popolo apre gli occhi, è sempre troppo tardi.

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