Clima, l’analisi del colonnello Ernani: “nel quinquennio 2017/2021 tutte le stagioni sono state più fredde rispetto a quelle del quinquennio 2012/2017”

L'analisi del colonnello Paolo Ernani sulle temperature delle varie stagioni negli ultimi 10 anni evidenzia un calo delle temperature nel quinquennio 2017/2021 rispetto al quinquennio precedente
MeteoWeb

Il Colonnello Paolo Ernani, meteorologo, propone un’analisi delle temperature delle varie stagioni negli ultimi 10 anni in Italia. “L’evoluzione, nel tempo, della temperatura è un argomento molto gettonato. E’ un tema di grande attualità che spesso genera incertezze e qualche confusione. Insomma sulla questione, c’è un esercito di pro o contro. Vediamo perciò se è possibile fare una disamina e indagare come stanno effettivamente le cose”, spiega Ernani.

Nello specifico, si vuol analizzare le evoluzioni termiche delle stagioni in funzione dello scorrere degli anni (in questo studio si prende in esame l’ultimo decennio, cioè  il 2012/2021). Prima di entrare però nei dettagli, va chiarito che il termine stagione invernale in senso meteorologico, per convenzione, parte dall’1 al 31 dicembre e poi i 2 mesi successivi di gennaio e febbraio. Il calendario astronomico, sempre per quanto concerne la stagione inverno, parte invece dal 21 dicembre di un anno e sconfina poi al 21 marzo dell’anno successivo. La primavera va dal 21 marzo sino al 21 giugno e così via le altre stagioni. Quanto detto ora può sembrare scontato ma è sempre meglio evidenziare la differenza esistente tra loro”, precisa il meteorologo.

“Detto questo, torniamo alla nostra analisi. Questa prende in considerazione sia il quinquennio 2012/2016 e quello successivo 2017/2021. Più in dettaglio: 

Medie stagionali quinquennio 2012/2016

Inverno        primavera        estate        autunno

 7,49°C         14,28°C        24,34°C      16,77°C

Medie stagionali quinquennio 2017/2021

Inverno        primavera        estate        autunno

7,00°C          13,80°C         24,26°C     16,09°C

Dai seguenti dati, ne deriva che nel quinquennio 2017/2021 tutte le stagioni risultano più fredde rispetto a quelle del precedente quinquennio 2012/2017.

E infatti si ha:       

  • INVERNO      una differenza di  -0,49°C (quasi mezzo grado)
  • PRIMAVERA  una differenza di -0,48°C  (quasi mezzo grado)
  • ESTATE             “          “       di -0,08°C (poco meno di un decimo di grado)
  • AUTUNNO      “           “       di -0,43°C (anche qui quasi mezzo grado).

Quindi, in base ai nostri dati reali delle temperature rilevate in Italia negli ultimi 10 anni, si può certamente affermare che la media delle ultime 5 stagioni (-0,37°C) è risultata più fredda rispetto al precedente quinquennio di –0,37°C, circa 4 decimi di grado in meno. Una differenza notevole”, spiega il meteorologo.

Siamo certi che questa tendenza del calo delle temperature verificatosi sulla nostra penisola possa estendersi anche in altre zone del pianeta. Ma ciò non si deve sapere. Va oscurato. Altrimenti la corsa catastrofica e senza senso (per noi) al green ne verrebbe inficiata”, conclude il colonnello Ernani.

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