Cluster dopo pellegrinaggio, scatta la gogna: “non vaccinato in terapia intensiva” ma poi l’Usl si corregge, “non ha fatto la terza dose”

Dopo aver affermato che si trattava di una persona non vaccinata, il direttore generale dell'azienda sanitaria Ulss n.2 di Treviso, Francesco Benazzi, ha spiegato che è stato un loro errore: l'uomo non aveva ricevuto la terza dose
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Dopo il rientro da un viaggio ad Assisi (Perugia) a bordo di due pullman, è stato rilevato un cluster di 92 casi di Covid-19. Il più grave tra di loro è un uomo ricoverato in terapia intensiva. In un primo momento, il direttore generale dell’azienda sanitaria Ulss n.2 di Treviso, Francesco Benazzi, aveva affermato che l’uomo non era vaccinato, aggiungendo che il soggetto, ritenuto la presunta origine del contagio, non era aggregato alla comitiva di pellegrini perche’ gia’ con sintomi di malessere.

Poi è emerso che si è trattato di un errore: l’uomo ha ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid. “Nella congestione dei primi momenti – spiega il direttore Francesco Benazzi – mi era stata descritta come persona ‘non vaccinata’, in realta’ i sanitari si riferivano alla terza dose, non ancora fatta. Un nostro errore di cui ci scusiamo“. L’uomo, un trevigiano di 78 anni, pur necessitando per le funzioni vitali della intensiva, non sarebbe in condizioni critiche.

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