Sembra un’altra città Superior, nella Contea di Boulder, in Colorado, dopo i drammatici incendi di ieri. Si tratta di un dramma di proporzioni catastrofiche: senza l’evacuazione di massa sarebbe stata una strage. Per la comunità americana non sarà un Capodanno di festa: i cittadini hanno perso tutto e Biden intanto ha approvato lo stato d’emergenza.
Una potente tempesta di neve sta ora colpendo il Colorado, all’indomani di incendi boschivi alimentati da forti venti che in un dicembre insolitamente secco hanno distrutto in poche ore quasi mille abitazioni costringendo ad evacuare decine di migliaia di persone a Superior e Louisville, due cittadine ad una dozzina di km da Boulder. Roghi che, secondo le autorità, sono i peggiori nella storia del Centennial State. Ora sono attesi sino a 30 cm di neve in alcune parti del Colorado, in una bufera che dovrebbe aiutare ad estinguere le fiamme ma che potrebbe comportare nuove minacce mortali per chi viaggia in certe aree, secondo il servizio meteo locale.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha approvato la dichiarazione dello stato d’emergenza per il Colorado, dove i violenti incendi, alimentati dai forti venti, hanno distrutto centinaia di abitazioni e costretto all’evacuazione di 33 mila residenti, in particolare nella contea di Boulder. Lo ha dichiarato il governatore del Colorado, Jared Polis, durante un punto stampa trasmesso in diretta. Si spera ora che la nevicata e il forte calo della temperatura attesi questa notte diano un contributo a fermare i roghi.