Covid, Capua: “non avremmo problemi con il 95% di vaccinati” ma i dati di alcuni Paesi la smentiscono

"Se fossimo vaccinati al 95% non ci sarebbero grossi problemi", ha affermato la virologa Ilaria Capua ma i dati di alcuni Paesi dimostrano che non è così
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Il Covidnon andra’ via e ce lo ritroveremo come ‘coinquilino’ nelle nostre vite per molti anni, ma e’ verosimile, perche’ questa e’ la storia di molti virus, che grazie ai vaccini, alle misure di contenimento e ai fenomeni di attenuazione naturale del virus, noi ci conviveremo come con tante altre malattie“. Lo ha detto alla trasmissione di Rai Radio1 ‘In Vivavoce’ la virologa della University of Florida Ilaria Capua. “Se fossimo vaccinati al 95% non ci sarebbero grossi problemi. Ma di fronte ad un virus cosi’ contagioso, in un momento nel quale si riuniscono le famiglie, bisogna stare molto attenti”, ha ammonito Capua.

Peccato però che l’esempio di molti Paesi che hanno raggiunto il 95% di vaccinati, tra cui Portogallo, Spagna, Malta, Gibilterra, dimostra che la situazione non è affatto risolta. All’inizio, la soglia dei vaccinati per garantire l’immunità di gregge in una popolazione era stata fissata al 60%, poi è stata innalzata al 70%, poi all’80%, poi al 90% e adesso addirittura si parla di 95%. Ma i dati reali smentiscono questa teoria: i vaccini in uso attualmente non riescono ad impedire il contagio e dunque anche in quei Paesi dove i tassi di vaccinazione sono molto alti il virus continua a circolare.

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