“Mi sento di dire, anche se mi spiace dirlo, che in una situazione in cui in un anno abbiamo avuto tre diverse varianti che hanno preso la scena, l’ultima delle quali molto diversa dal virus sul quale sono stati realizzati i vaccini, la terza dose non sarà l’ultima dose necessaria”. Lo dice all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano. Quanto è accaduto “mi porta a pensare – sottolinea l’esperto – che la faccenda evolverà in una situazione in cui periodicamente toccherà ripetere, se non cambiano le cose, una vaccinazione impostata magari con nuovi vaccini mirati sulla variante predominante, un po’ sul modello influenza”.
Un richiamo una volta all’anno con gli aggiornamenti del vaccino? “E’ una delle possibili ipotesi che penso debbano essere considerate. Ma se ci fossero stati dubbi” sulla necessità di un adeguamento dei vaccini “penso siano stati fugati da questa variante Omicron che ha 32 mutazioni rispetto al virus di Wuhan e che giustificherebbe da sola che venga messo in piedi un nuovo vaccino”, conclude.
Bisognerà dunque prepararsi a ricevere presto la quarta dose di vaccino, dosi che il Governo si è già assicurato per il 2022. Da tenere in conto che con il nuovo decreto varato oggi, la validità del Green Pass vaccinale viene ridotta a 6 mesi. Il che significa che le persone che stanno ricevendo ora la terza dose, già in primavera dovranno fare la quarta, per poter aver ancora il certificato verde.