“Farà vaccinare i suoi bambini?”. È la domanda che Corrado Formigli, giornalista e conduttore di “Piazza Pulita” su La7, ha posto a Francesco Broccolo, virologo dell’Università di Milano – Bicocca. L’esperto ha risposto che la figlia di 13 anni è stata vaccinata ma che sta valutando se far vaccinare il figlio di 8 anni.
“Ci sto pensando perché sto valutando il rapporto rischi-benefici. Sul rapporto dei benefici, si mettono nel computo benefici individuali e benefici della collettività. Partiamo dal presupposto che i vaccini attuali – magari quelli che usciranno tra un po’ saranno migliori – sono perfetti per la malattia, cioè al 96% sulla variante sudafricana e sulla variante Delta coprono dalla malattia grave. Per 5 mesi. Dopo 6 mesi, iniziano a calare anche sulla malattia: al 7° mese, scendono al 55%. Sull’infezione purtroppo coprono al 77%. Dopo qualche mese, decade la protezione all’infezione, arrivando al 20% dopo 5 mesi”, ha spiegato Broccolo.
“Allora se i bambini in realtà si ammalano gravemente raramente e sono curabili, mi chiedo quali sono i reali benefici, visto che il vaccino non riesce a bloccare l’infezione e la trasmissione”, si chiede Broccolo, sottolineando come vaccinati e non vaccinati abbiano lo stesso una carica virale alta. “Si dice che il vantaggio è della collettività, ma il vaccino è un farmaco e io devo valutare i benefici del singolo, non della collettività“, afferma Broccolo. Incalzato dal conduttore, il virologo ha concluso: “se il tema della collettività non può essere trascurato, allora ragioniamo su un obbligo di vaccinazione per i pazienti che finiscono in terapia intensiva”.