Da stasera occhi al cielo per le Geminidi, le stelle cadenti di Dicembre: come e quando vederle

Le notti dal 10 al 15 Dicembre sono illuminate dalle Geminidi, uno sciame che non ha nulla da invidiare alle Perseidi
MeteoWeb

Meteo permettendo, le notti dal 10 al 15 Dicembre sono le più propizie per ammirare uno sciame meteorico che non ha nulla da invidiare alle celeberrime e attesissime Perseidi, le stelle cadenti di Agosto: si tratta delle Geminidi.
Il picco quest’anno sarà nelle notti tra 12 e 13, 13 e 14: si possono osservare mentre si irradiano da un’area poco a nordovest di Castore, quest’anno in condizioni favorevoli nella seconda parte della notte, quando non ci sarà alcun disturbo della Luna.

Si tratta di uno sciame inusuale e abbastanza attivo,” ha spiegato ai microfoni di MeteoWeb Sandro Bardelli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. “E’ uno sciame simile a quello delle Perseidi, ma più attivo: la differenza sta nel fatto che quest’ultimo è osservabile più agevolmente per il fatto che si verifica in estate“.

Lo sciame meteorico di Dicembre prende il suo nome dalla costellazione dei Gemelli (Gemini in latino), ed il radiante, ossia il punto del cielo da cui sembrano scaturire le scie luminose, si trova in prossimità della costellazione dei Gemelli, e in particolare appena a nordovest del sistema stellare Castore. I Gemelli si trovano lungo l’eclittica, ossia l’arco apparente percorso dal Sole, con il Toro a ovest e il Cancro a est.

Le Geminidi sono uno sciame meteorico sui generis: “Si tratta di uno sciame molto particolare perché è stato riconosciuto nel 1862, quindi è recente“, e poi anche perché, a differenza degli altri, “non viene da una cometa: l’oggetto che le origina, Fetonte, potrebbe essere un asteroide o una cometa estinta, che ha consumato tutta la sua acqua. Quando passa vicino al Sole, lascia ‘pezzi’ nello Spazio: è quando la Terra interseca queste zone che possiamo osservare le meteore,” ha affermato Bardelli.
Fetonte (3200 Phaethon) è stato scoperto di recente, nel 1983, da Simon F. Green e John K. Davies: la comunità scientifica si sta ancora interrogando su origine e natura dell’oggetto, anche se l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un nucleo di una cometa estinta.

Nel mese di Dicembre dunque la Terra attraversa la regione di Spazio dove si trovano polveri e detriti lasciati da Fetonte, che entrano in atmosfera e si incendiano, consentendoci di osservare le caratteristiche scie luminose.

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