Dimmi che lingua parli e ti dirò a che velocità leggi: lo studio che svela la correlazione tra movimento oculare e linguaggio

I movimenti oculari durante la lettura del testo si allineano con la velocità di produzione del parlato, in risultato in uno studio pubblicato su Nature
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Attraverso le lingue, il segnale vocale è caratterizzato da una modulazione predominante dello spettro di ampiezza tra circa
4.3 e 5.5 Hz, che riflettono la produzione e l’elaborazione di blocchi di informazioni linguistiche (sillabe e parole) ogni 200 millisecondi circa (~200 ms ). È interessante notare che ~200 ms è anche la durata tipica delle fissazioni oculari durante la lettura. Spinti da questa osservazione, una equipe di ricercatori guidati da Benjamin Gagl, hanno dimostrato che i lettori tedeschi campionano il testo scritto a ~5 Hz. Una successiva meta-analisi di 142 studi da 14 lingue ha replicato il risultato, mostrando che le frequenze di campionamento variano tra le lingue tra 3,9 Hz e 5,2 Hz.

La produzione del linguaggio e la percezione formano un quasi-ritmico ciclo di elaborazione delle informazioni. Durante la comunicazione verbale, il nostro cervello si collega alla struttura di frequenza del segnale vocale, suggerendo che la struttura temporale dello stimolo linguistico guida i processi neurali nell’udito e nel linguaggio grazie a sistemi di elaborazione. Attraverso le lingue, la modulazione dell’ampiezza dello spettro di picchi del parlato naturale coerentemente in una gamma di frequenze tra 4,3 e 5,5 Hz, che riflette il fatto che i segnali informativi (ad esempio sillabe) vengono elaborati dal cervello di chi ascolta ~200ms. È interessante notare che un tipico movimento dell’occhio durante la lettura ha un effetto e una durata simile: tra ~200ms per sistemi di scrittura ortograficamente trasparenti come il tedesco o il finlandese  e ~250ms per sistemi basati sui caratteri come il cinese.

Analizzare la generalità linguistica dell’allineamento tra velocità di lettura e parlato, ha dunque condotto i ricercatori ad una meta-analisi delle frequenze di campionamento durante la lettura in 14 lingue diverse, sulla base di 1.420 movimenti di durata estratte da 124 studi originali pubblicati tra il 2006 e il 2016. Oltre a questo confronto interlinguistico, i ricercatori hanno esaminato possibili differenze tra i sistemi di scrittura basati sui caratteri e alfabetici, nonché l’effetto della corrispondenza lettera-suono tra sistemi di scrittura alfabetica, esplorando il cross-linguistico, la correlazione tra le frequenze di campionamento del movimento oculare e picchi specifici della lingua degli spettri di modulazione del parlato.

Questa variazione sistematica dipende dalla complessità dei sistemi di scrittura (sistemi basati sui caratteri contro sistemi alfabetici e trasparenza ortografica). Come scrivono i ricercatori nella descrizione dello studio pubblicato su Nature, “dimostriamo empiricamente una correlazione positiva tra lo spettro del parlato e il campionamento dei movimenti oculari in soggetti poco qualificati, ovvero lettori non nativi, con prove provvisorie dall’analisi fatta successivamente, che suggeriscono la stessa relazione nei lettori nativi poco qualificati. Sulla base di questa evidenza convergente, proponiamo che durante la lettura, i sistemi di elaborazione linguistica del nostro cervello imprimano una velocità di elaborazione preferita, ovvero la velocità di produzione e percezione del linguaggio parlato, sul sistema oculomotore”.

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