Quasi un italiano su cinque (19%) che ha ricevuto regali di Natale ricicla quest’anno quelli indesiderati: è quanto emerge da un’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia il ritorno di un’abitudine che lo scorso anno era stata praticamente azzerata con le feste in totale lockdown. Una sorta di economia circolare domestica che – sottolinea la Coldiretti – ottimizza le risorse disponibili e riduce al minimo di rifiuti donando una seconda vita ai prodotti. La grande maggioranza di coloro che riciclano (66%) lo fa a favore di parenti e amici che possono apprezzare l’oggetto ricevuto in dono mentre – continua la Coldiretti – una buona percentuale di pragmatici (20%) li restituisce al negozio cambiandoli o chiedendo un buono, mentre il 12% li rivende su internet e un 2% li destina ad altri utilizzi. Le strategie di riciclo cambiano comunque notevolmente a seconda del genere o della zona geografica. Il tentativo di restituire i regali al negozio, ad esempio, viene praticato dal 30% degli uomini, contro appena l’11% delle donne che – spiega Coldiretti – sono più generose nel donare a parenti ed amici (76% contro il 55% dei maschi). Allo stesso modo, a far restare i doni in famiglia sono soprattutto gli abitanti del Nord Est (80%) contro il 55% di quelli del Meridione, i quali sono invece i più pronti a rivolgersi agli esercizi commerciali (il 25% dei casi, al pari con il Nord Ovest). I prodotti con il minor tasso di “riciclo” sono quelli dell’enogastronomia a partire dai 10,7 milioni di cesti trovati sotto l’albero per i quali – continua la Coldiretti – si trova sempre l’occasione di consumo mentre più a rischio sono i capi di abbigliamento, i prodotti per la casa o quelli tecnologici. Si tratta di un business rilevante – conclude la Coldiretti – se si considera che le famiglie italiane hanno scartato sotto l’albero regali di Natale per un valore stimabile in circa 10 miliardi tra grandi e piccini.