Dopo il ritrattamento, da parte dei modelli matematici, dell’ipotesi di circolazione fredda per il periodo natalizio e, invece, il loro proponimento ultimo di una più credibile circolazione umida oceanica responsabile di un tempo piuttosto piovoso per le festività di Natale, le simulazioni sul lungo periodo tornano a proporre scenari più invernali. A dire il vero, non vi sono ancora segnali nitidi in questo senso, tuttavia cenni predisponenti una nuova azione meridiana si iniziano a cogliere nelle code modellistiche, ma anche da alcune indicazioni index descrittivi.
La forza del Vortice Polare, infatti, espressa attraverso l’indice AO, appare in deciso calo nelle proiezioni, come in apprezzabile calo appare anche l’index NAO, esprimente la tensione zonale. Anche l’interferenza pacifica sul comparto atlantico, sembrerebbe porsi più positiva, attraverso un recupero dell’index PNA, da dichiaratamente negativo verso valori neutri, quindi uscita flusso da Terranova meno veemente verso Est. Tutti fattori questi inibitori di una zonalità sparata e, evidentemente, favorevoli a nuove condizioni di blocco. Difficile valutare, a ora, quanto consistente possa essere il blocco, tuttavia sembrerebbe possibile e, con esso, tornerebbero più probabili incursioni instabili più meridiane e, quindi, più fredde verso il bacino centrale del Mediterraneo e verso l’Italia. Insomma, sul finire dell’anno e poi per Capodanno, l’Italia potrebbe tornare a vivere condizioni di tempo a carattere invernale, magari con nuovo rischio di nevicate fino a quote basse o medio-basse. La redazione di MeteoWeb tornerà a indagare sulla possibile evoluzione del tempo verso Capodanno, apportando quotidiani aggiornamenti.