Mancano quasi 15 giorni per la festività di Natale e, naturalmente, le previsioni meteo risultano ancora piuttosto scarse in termini di affidabilità. Tuttavia, ci sono determinati calcoli modellistici più tarati per una indagine sommaria anche a lungo termine, non con la pretesa di cogliere il tempo esatto che potrebbe fare a distanza di 15 giorni, piuttosto con una buona affidabilità nel rilevare la circolazione di massima attesa anche a questa distanza temporale. Ebbene, i giorni che ci separano dalla festività più attesa dell’anno, benché ancora tanti, iniziano a rientrare nelle metodiche di calcolo sul lungo termine e c’è già qualche indicazione di massima in riferimento al possibile tempo per il 25 dicembre.
In linea generale, va detto che i giorni appena precedenti la festività, 3/4 prima, sarebbero ancora mediamente caratterizzati, sul Mediterraneo centrale e sull’Italia, da condizioni di moderata alta pressione. Essa, tuttavia, tenderebbe progressivamente a perdere strutturazione soprattutto ai due lati, ossia sulla parte orientale e anche su quella atlantica, stando alle ultimissime indicazioni dei modelli matematici Long Range. Abbiamo già accennato in precedenti approfondimenti che la parte orientale anticiclonica coinciderebbe sostanzialmente con l’Italia, mentre quella occidentale si collocherebbe in Atlantico. Le ipotesi evolutive potrebbero ridursi sostanzialmente a 3, in questo quadro barico di massima tendenziale: una prima, computerebbe l’avanzata da Est di correnti fredde che, proprio per Natale, potrebbero iniziare a irrompere sulla nostra penisola, apportando un sensibile calo termico e anche nevicate fino a bassa quota, da valutare poi su quali aree di più; una seconda, computerebbe ancora una buona strutturazione del campo anticiclonico in grado di resistere all’attacco freddo e tempo mediamente ancora asciutto in linea generale, benché piuttosto freddo di notte e al mattino e magari con nebbie e foschie diffuse sulle pianure e anche lungo l’Appennino, specie versanti Est; terza ipotesi, l’attacco instabile freddo riuscirebbe a scalfire il campo anticiclonico, ma potrebbe porsi più alto al punto da andare a interagire con l’azione atlantica e favorire l’insorgenza sul Mediterraneo centrale di condizioni di maltempo diffuso, più temperato e piovoso al Sud più freddo e nevoso al Centro Nord. Queste, in sintesi, stando alle prime indicazioni dei modelli long range, il possibile tempo di Natale con probabilità maggiore, 2 su 3, che possa avere luogo un tempo abbastanza freddo e invernale, 60% di probabilità, su buona parte d’Italia. Maggiori dettagli nei nostri periodici aggiornamenti.