Il telescopio spaziale IXPE ha completato il dispiegamento: la missione congiunta di NASA e Agenzia spaziale Italiana lanciata pochi giorni fa per lo studio di fenomeni estremi dell’universo ha completato la delicata fase aprendo i pannelli solari ed estendendo il suo lungo “collo” di oltre 3 metri dove si trovano gli strumenti principali.
Lanciato il 9 dicembre con un razzo Falcon 9 dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, il satellite è una missione congiunta di NASA e ASI e realizzata con importanti contributi scientifici di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Per poter essere lanciato il collo era stato ripiegato su se stesso e solo in queste ore si sono completate tutte le fasi di dispiegamento dei pannelli solari e soprattutto del lungo collo che si è aperto, ruotando e allungandosi disponendo tutti gli strumenti nella posizione necessari. Ora i tre telescopi a bordo dell’osservatorio IXPE, tutti progettati e realizzati in Italia, potranno iniziare a catturare i raggi X emessi da oggetti cosmici lontanissimi e tentare di comprendere come questi vengano polarizzati, ossia come vibrano in una particolare direzione.
IXPE aprirà una nuova “finestra” astrofisica i cui principali obiettivi saranno lo studio dei nuclei galattici attivi (AGN), microquasar, pulsar e pulsar wind nebulae, magnetar, binarie nei raggi X, resti di supernova e centro galattico sotto la lente della polarimetria. IXPE fornirà misure contemporanee di polarizzazione, variabilità spettrale e sarà in grado anche per la prima volta di fornire immagini delle sorgenti cosmiche in polarimetria, permettendo così di studiare la geometria e i processi fisici di emissione di radiazione e accelerazione di particelle, in ambienti con campi magnetici e gravitazionali estremi.