Covid, verso intesa sui negozi per i quali non servirà il Green Pass: oltre a quelli alimentari e sanitari, ci sarebbero anche ottici e pellet

Si sarebbe giunti ad una lista non troppo lunga di acquisti che si potrà continuare a fare senza alcun tipo di Green Pass dall'1 febbraio al 31 marzo
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Con l’ultimo Dpcm, che ha introdotto l’obbligo di vaccinazione anti-Covid per gli over 50, è stato introdotto anche l’obbligo di Green Pass base (che si ottiene cioè con un tampone negativo) per accedere a determinate attività dal primo febbraio al 31 marzo. Al termine di una riunione tecnica a Palazzo Chigi, si sarebbe giunti ad una lista non troppo lunga di acquisti che si potrà continuare a fare senza alcun tipo di Green Pass: oltre ad alimentari e sanitari, ci sarebbero anche i negozi di ottica o quelli per l’acquisto di pellet o legna per il riscaldamento, così come quelli per i carburanti.

Resteranno “pass free” anche farmacie e parafarmacie mentre tra le questioni ancora aperte ci sarebbe quella dei centri commerciali, dove potrebbe essere consentito andare senza Green Pass al supermercato ma non negli altri negozi. Ancora in corso di valutazione edicole e tabaccai: si starebbe ipotizzando l’ok solo all’aperto, nei chioschi o ai distributori automatici nel caso delle sigarette.

Il nuovo Dpcm dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all’aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie “per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso. Un approccio che troverebbe il favore anche del Mise perché coerente con le necessità di prevenzione (che si pongono al chiuso appunto), dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto di allargare la lista di attività consentite rispetto all’iniziale perimetro individuato dal Ministero della Funzione pubblica e da quello della Salute. Su proposta del Mise, ci potrebbero essere clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna.

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