Andrea Crisanti compra una villa del ’600 da 2 milioni di euro: “ospiteremo scolaresche ed eventi”

Il microbiologo Andrea Crisanti è il nuovo proprietario di Villa Priuli Custoza, a Val Viona: "la apriremo alle scuole, affinché possano godere del verde e faremo un centro multimediale"
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Villa Priuli Custoza, a Val Viona (Vicenza), non appartiene più alla famiglia Lazzarini. Il nuovo proprietario della villa storica del ‘600 è il microbiologo Andrea Crisanti. “Era da lungo tempo che mia moglie ed io cercavamo una dimora di questo tipo e finalmente siamo riusciti ad acquistare una casa storica che obiettivamente era intatta. Conservava ancora le caratteristiche originali. Non è stata alterata ed è la cosa principale per noi, perché a dire il vero ci sono moltissime case e ogni volta che entravo da qualche parte soffrivo nel vedere come erano state manomesse. Questa ha tanti lavori da fare e sicuramente impegnerà molti risparmi miei e di mia moglie”, ha spiegato Crisanti.

L’obiettivo è anche quello di restituire questa dimora storica alla comunità. Sicuramente la metteremo in sicurezza e la apriremo alle scuole, affinché possano godere del verde e faremo un centro multimediale per dotare la comunità di uno spazio per le manifestazioni culturali. Lo ammetto, mi sento il custode di questa testimonianza del passato. Questo è lo spirito con il quale abbiamo affrontato questa nuova avventura io e mia moglie, per valorizzare e ridare qualcosa a questa comunità”, ha aggiunto il microbiologo. Crisanti ha, dunque, intenzione di ospitare visite ed eventi per fare conoscere questa perla sui Colli Berici.

La villa del ‘600, attribuita a Vincenzo Scamozzi (allievo di Andrea Palladio), è stata acquistata per una cifra inferiore ai due milioni di euro. Circondata da 1,2 ettari di giardini, si trova nella frazione di Villa del Ferro.

Sempre più professori universitari e manager italiani e stranieri si innamorano di questi luoghi e decidono di trascorrervi almeno qualche mese l’anno. Le motivazioni che hanno spinto Crisanti a compiere questo acquisto sono “di carattere affettivo e una culturale. Mi sono molto affezionato al Veneto e alla sua gente e in qualche modo volevo testimoniare il mio legame con l’acquisto di una proprietà, però nel contempo volevo acquistare un qualcosa che fosse evocativo ed emozionante. È un paese che ha mantenuto intatti molti aspetti paesaggistici. Anche l’apertura della villa al pubblico e alle visite esterne sarà un incentivo”.

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