La annosa crisi Russia-Ucraina, che si trascina avanti ormai da 7-8 anni almeno, sta subendo una escalation proprio negli ultimi giorni. Al di là delle motivazioni principali che ne sono alla base, essenzialmente di tipo strategico e in riferimento naturalmente alle due Superpotenze mondiali, ossia Russia e Stati Uniti, potrebbe esserci anche una motivazione essenzialmente climatica, se non altro in riferimento alla scelta del periodo, ossia questo, invernale, per acuire le tensioni. Facendo un po’ di considerazioni semplicemente in termini pratici e scongiurando, naturalmente, che la situazione possa degenerare, questa fase stagionale è la più predisponente per movimenti terrestri. Augurandoci che si tratti sostanzialmente di pressioni più sotto l’aspetto intimidatorio che pratico attraverso il corposo movimento di truppe lungo i confini, questa seconda parte invernale si presta di più anche per rendere credibili le minacce.
Come visibile dall’immagine satellitare allegata, infatti, in questo periodo tutta l’area Ucraina confinante con la Russia è molto innevata, con strato superficiale del terreno diffusamente ghiacciato. Dunque, per gli spostamenti terrestri di macchine da guerra e uomini, questa fase stagionale è la più predisponente offrendo lungo i confini un terreno solido, la presenza di neve e ghiaccio non risulta ostacolante. Piuttosto, le fasi dopo febbraio e verso la primavera, caratterizzate da verosimile, fisiologico, maggiore aumento termico e scioglimento della neve e del ghiaccio, potrebbero presentarsi decisamente più problematiche sulla qualità del terreno che, reso umido e molto bagnato dal progressivo scioglimento del manto nevoso, diverrebbe poco praticabile. Questa componente di tipo climatico, potrebbe essere una delle cause ( di opportunità ) più importanti qualora la crisi dovesse degenerare in febbraio. Se attraverso la diplomazia si riuscisse a procrastinare eventuali attacchi, questi, per i suddetti motivi pratici, potrebbero essere scongiurati per la fase primaverile e, intanto, i tempi per trattative diverrebbero più ampi.