Cambiamenti climatici: temperature estreme più elevate possono aumentare il rischio di tubercolosi nei mammiferi

Il cambiamento climatico, e l'aumento del caldo in particolare, può influire sulla forma fisica degli individui e delle popolazioni, alterando la prevalenza di focolai di malattie infettive
MeteoWeb

Un modo importante ma poco studiato in cui il cambiamento climatico può influire sulla forma fisica degli individui e delle popolazioni è quello di alterare la prevalenza di focolai di malattie infettive. Ciò è particolarmente vero nelle specie sociali dove le malattie endemiche sono diffusi. In un recente studio sono stati utilizzati 22 anni di dati demografici di suricati selvatici (Suricata suricatta) nel Kalahari, dove le temperature sono aumentate costantemente, per proiettare la persistenza del gruppo nelle interazioni tra condizioni meteorologiche estreme e focolai fatali di tubercolosi causati dall’infezione da Mycobacterium suricattae. I ricercatori hanno dimostrato che temperature estreme più elevate aumentano il rischio di focolai all’interno dei gruppi a causa dell’aumento dello stress fisiologico e della dispersione dei maschi, che sono importanti portatori
di tubercolosi. Rappresentando esplicitamente gli effetti negativi delle epidemie di tubercolosi sulla sopravvivenza e sulla riproduzione in più gruppi che raddoppia il rischio di estinzione del gruppo in 12 anni con gli aumenti di temperatura previsti. Effetti sinergici di malattie del clima sui tassi demografici possono quindi intensificare rapidamente gli impatti dei cambiamenti climatici nelle popolazioni naturali.

Secondo lo studio pubblicato su Nature Climate Change, dunque, temperature estreme più elevate possono aumentare il rischio di focolai di tubercolosi nei suricati del Kalahari aumentando lo stress fisiologico, così come il movimento dei maschi tra i gruppi.

I cambiamenti climatici possono alterare sia la trasmissione che l’impatto delle malattie, ad esempio la siccità che aumenta la diffusione di organismi patogeni o lo stress termico che aumenta la suscettibilità alle infezioni. Gli animali che vivono in gruppi sociali, come i suricati, possono essere particolarmente suscettibili a questi cambiamenti. Tuttavia, c’è poca ricerca sull’impatto del cambiamento climatico sulle malattie negli animali sociali.

Maria Paniw ha collaborato con i membri del Kalahari Meerkat Project e ha utilizzato 22 anni di dati dettagliati sulla crescita e sulla storia della vita di oltre 2.600 suricata (Suricata suricatta) nel Kalahari per capire come i fattori climatici possono interagire con gli effetti della tubercolosi, una malattia endemica e malattia mortale diffusa, che può essere una delle principali cause di collasso del gruppo nella specie. Sono stati utilizzati approcci di modellizzazione per comprendere i collegamenti tra casi clinici di tubercolosi in funzione del clima e dei fattori sociali. Gli autori rivelano che temperature estreme più elevate aumentano il rischio di epidemie aumentando sia lo stress fisiologico, sia il movimento dei maschi che sono importanti portatori di tubercolosi.

L’incorporazione di questi effetti della malattia nelle proiezioni future della popolazione raddoppia il rischio di estinzione del gruppo in 12 anni, sottolineando l’importanza di considerare l’impatto delle interazioni clima-malattie sulla dinamica della popolazione animale.

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