Flusso di vento solare diretto verso la Terra, colpirà il campo magnetico nel fine settimana

Una regione di interazione co-rotante (CIR) potrebbe colpire il campo magnetico terrestre il 19 febbraio
MeteoWeb

Secondo i previsori della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) una regione di interazione co-rotante (CIR) potrebbe colpire il campo magnetico terrestre il 19 febbraio.
I CIR sono zone di transizione tra i flussi di vento solare a movimento lento e veloce: il plasma del vento solare si accumula in queste regioni, producendo strutture che possono innescare luminose aurore artiche.

Cos’è la regione di interazione co-rotante (CIR)

Le CIR sono zone di transizione tra flussi veloci e lenti di vento solare: contengono onde d’urto e campi magnetici che spesso scatenano aurore. Le CIR sono come espulsioni di massa coronale (CME) in miniatura.

Cos’è un’espulsione di massa coronale

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera.

Cos’è il vento solare

I venti solari sono flussi di particelle cariche che fuoriescono dal Sole, dirigendosi nello Spazio. La NASA stima che questi eventi, in media, possono raggiungere velocità di circa 1,6 milioni di km/h.
Provenendo dalla corona del Sole, l’atmosfera interna, i venti possono mescolarsi con il campo magnetico della Terra e innescare una serie di fenomeni, tra cui tempeste geomagnetiche, cioè disturbi della magnetosfera terrestre.

Il massimo solare del Ciclo Solare 25

Il Sole si sta avvicinando a un periodo noto come massimo solare, la parte più attiva del suo ciclo di 11 anni. Durante il massimo, il campo magnetico del Sole, che genera le espulsioni di massa coronale e altre condizioni meteorologiche solari, è al suo massimo, provocando tempeste sempre più forti.
Si prevede che l’attività solare aumenterà gradualmente fino a luglio 2025, a quel punto rallenterà e si avvicinerà a un nuovo minimo solare, secondo la NASA.

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