Giorgia Meloni: “mi linciano per non aver vaccinato mia figlia. Io credo nella scienza, ma c’è troppa approssimazione”

"Burioni diceva che il Covid non sarebbe mai arrivato in Italia e ora mi attacca": così Giorgia Meloni prova a difendersi dagli attacchi per non aver vaccinato la figlia
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È da ieri che vengo linciata per aver detto che, sulla base delle attuali evidenze, non intendo vaccinare mia figlia di cinque anni. Eppure ho affermato solo quello che sostengono diversi Governi, tra cui quello della Svezia (tanto per fare un esempio): circa i bambini sotto gli 11 anni, infatti, dice che “con le conoscenze che abbiamo oggi non vediamo alcun beneficio nel vaccinarli”“. E’ quanto scrive sui social Giorgia Meloni, dopo aver dichiarato di non aver vaccinato la sua bambina e di non avere intenzione di farlo.

Con me il mainstream non ha perso tempo: commentatori, giornalisti, ma anche i politici – gli stessi che prima sostenevano la necessità di far decidere alle famiglie – hanno palesato la propria indignazione – prosegue la leader di Forza Italia -.
Dicono che si è liberi di scegliere (così qualcuno non si assume la responsabilità). Sì, ma scegliere quello che loro vogliono tu scelga. Quelli che mi colpiscono di più, però, sono alcuni presunti “esperti”: Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione “indipendente” Gimbe (così indipendente nel giudizio che tra i suoi finanziatori figurano le case che producono i vaccini) o Roberto Burioni, che proprio il 29 agosto 2021 – in un tweet – scriveva che “gli unici per cui non ha senso il vaccino sono i bambini sotto i dodici anni”. Salvo adesso smentire se stesso affermando l’esatto contrario. Un po’ come quando diceva che il Covid aveva zero possibilità di arrivare in Italia. Ipotesi, anch’essa, presto sconfessata“.

Che dire: io credo nella scienza. Ma non sarà a causa dell’approssimazione di certi esperti e delle loro dichiarazioni contraddittorie che molti cominciano a farsi delle domande su tutta questa vicenda?“, conclude Giorgia Meloni.

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