Guerra in Ucraina, i russi hanno preso il controllo della centrale di Chernobyl: “impossibile dire se sia sicura” – VIDEO

"Dopo aspri combattimenti, abbiamo perso il controllo del sito di Chernobyl", ha affermato Mikhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina
MeteoWeb

La Russia ha preso il controllo della centrale di Chernobyl, nel Nord dell’Ucraina, che nel 1986 fu teatro del peggior incidente nucleare della storia. “Dopo aspri combattimenti, abbiamo perso il controllo del sito di Chernobyl”, ha affermato Mikhailo Podoliak, consigliere della presidenza ucraina.

Kiev aveva precedentemente riferito di combattimenti vicino al deposito di scorie nucleari del sito, sollevando il timore del pericolo di una fuga di radiazioni. Podolyak ha affermato che dopo “l’attacco assolutamente insensato dei russi, è impossibile dire se la centrale nucleare di Chernobyl sia sicura“. Il consigliere ha accusato la Russia di organizzare provocazioni e ha descritto la situazione come “una delle minacce più gravi per l’Europa di oggi”.

Nella centrale nucleare di Chernobyl ci sono depositi a bassa emissione di radiazioni. Spero che la notizia della distruzione degli impianti di stoccaggio riguardi questi“. Lo dice a LaPresse l’esperto di nucleare Maurizio Martellini, professore associato di Fisica all’università dell’Insubria. “Ma se ad essere danneggiato, anche solo fessurato, è stato il ‘sarcofago’ – la massiccia struttura in acciaio e cemento che copre il reattore nucleare numero 4 – allora sarebbe un crimine contro l’umanità. Quelle scorie, anche a distanza di anni, emettono radiazioni altissime ed estremamente pericolose“.

Una delle aree da cui sono partite le truppe russe è proprio quella al confine tra Bielorussia e Ucraina. A pochi km dal confine c’è la centrale e a 150 km c’è Kiev. Una situazione incandescente. Pericolosissimo che ci sia la centrale nucleare lì, perché qualsiasi tipo di situazione militare potrebbe mettere in atmosfera ulteriori quantità di radionuclidi. Fu fatto un sarcofago a copertura del quarto reattore, ultimamente fatto il famoso ‘arco’ che ha ricoperto ulteriormente, ma c’è ancora il nucleo attivo e una situazione di contaminazione molto alta“. Così all’AdnKronos Angelo Gentili, responsabile del progetto Chernobyl di Legambiente. “Quello è un obiettivo molto sensibile, fino ad oggi in qualche modo tutelato dallo Stato Ucraino, e che continua a rappresentare una bomba a orologeria. Farne un teatro di guerra è molto pericoloso, non si può scherzare con il nucleare. Siamo molto preoccupati – sottolinea Gentili – la pericolosità è inaudita. Vorrei sperare che non ci sia un accanimento in quell’area. Tra l’altro lì, superato il confine c’è la cosiddetta ‘zona morta’ che sta intorno alla centrale, lì non ci sono persone che ci abitano e c’è una cintura di sicurezza protetta dalle autorità, ma in presenza di una guerra il rischio è che tutta una serie di parametri sanitari saltino. Questa situazione va tenuta presente anche dal punto di vista internazionale“.  Una situazione, aggiunge Gentili che conosce bene quelle zone dove lavora per il progetto Chernobyl che coinvolge i bambini dell’area (in Bielorussia, nel centro Speranza, i bambini vengono ospitati ogni estate con l’obiettivo di far loro perdere parte della radioattività), “che si aggiunge in maniera drammatica a una situazione già grave. Lì, in area contaminata, ancora oggi vivono molte persone soggette a una serie di patologie. Tra Bielorussia, Ucraina e Russia, parliamo di 5 milioni di persone che abitano le zone contaminate. Questa situazione si sovrappone a una situazione già complicata che comprende, oltre alla contaminazione, una forte sofferenza dovuta al Covid e una povertà molto alta“.

Ucraina, i russi hanno preso il controllo della centrale di Chernobyl [VIDEO]

Condividi