Guerra Ucraina, Flightradar mostra come cambiano le rotte aeree: enorme no-fly-zone sull’est Europa, “rischio abbattimenti”

Guerra in Ucraina, Flightradar funziona a singhiozzo ed evidenzia come il traffico dell'aviazione civile sia sconvolto dall'inizio dei bombardamenti
MeteoWeb

La guerra in Ucraina scatenata nella notte dai bombardamenti della Russia ha provocato uno shock al traffico aereo continentale ed intercontinentale: come evidenzia Flightradar (che da stamani funziona a singhiozzo per l’enorme mole di traffico), le autorità hanno disposto un’enorme no-fly-zone non solo sull’Ucraina ma su tutta l’Europa orientale. Non si può volare sulla Moldavia, che per questioni di sicurezza ha chiuso lo spazio aereo, ma neanche sulla Bielorussia, e gran parte della Russia sud/occidentale ha disposto la chiusura dello spazio aereo, al punto che i voli diretti da Mosca verso est passano addirittura sul Kazakistan. Particolarmente trafficato lo spazio aereo dei Balcani, della Romania, del mar Nero e della Turchia, ma anche del Mar Caspio, proprio per le nuove rotte adottate dai velivoli che non possono transitare sulla zona a rischio. Sarebbe troppo alto, infatti, il rischio di abbattimenti.

Da oggi, 24 febbraio 2022, a seguito della situazione tra la Russia e l’Ucraina, le autorità europee hanno disposto il divieto per l’aviazione civile di sorvolare lo spazio aereo dell’Ucraina e delle zone limitrofe interessate da azioni militari, a tutela della sicurezza (safety) del volo” ha spiegato poco fa l’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) in una nota.

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