“25 febbraio 1695: il giorno di Santa Costanza, avvenne un terremoto di magnitudo stimata pari a 6.5. Si tratta del più forte evento sismico localizzato in Veneto, insieme a quello bellunese del 29 giugno 1873 (Magnitudo 6.3)“. A ricordarlo attraverso la propria pagina Facebook è Gianpaolo Bottacin, esponente politico della Lega Nord, già presidente della provincia di Belluno.
“I massimi effetti del terremoto del 1695 – spiega Bottacin – si verificarono al margine settentrionale dell’attuale Provincia di Treviso, un’area compresa tra le prime propaggini del Massiccio del Grappa e i colli asolani. L’evento fu preceduto nella serata e nella notte da alcune scosse, ma la principale si verificò verso le 6.30 del mattino. Le massime distruzioni capitarono negli insediamenti di Asolo, Alano di Piave e Segusino, che furono quasi totalmente distrutti. Effetti quasi altrettanto gravi si verificarono anche in molte altre località della pedemontana veneta. Danni abbastanza gravi si ebbero in buona parte della terraferma veneta, soprattutto nella zona nord-orientale. Le vittime furono oltre 50″, conclude il politico leghista.