Venti fino a 135 km/h hanno colpito il Madagascar nelle scorse ore, quando il ciclone Emnati ha effettuato il landfall, diventando la 4ª tempesta a colpire l’isola dell’Oceano Indiano in un mese.
Emnati ha colpito il lato sud-orientale dell’isola, dove un altro ciclone, Batsirai, ha ucciso decine di persone poco meno di tre settimane fa. Più di 30mila persone sono state evacuate in via precauzionale prima dell’arrivo di Emnati, ha reso noto l’Ufficio governativo per la gestione dei rischi e dei disastri.
Dopo il landfall, Emnati è stata riclassificata come tempesta tropicale poiché la sua velocità è rallentata a 100 km/h, e non ci sono state segnalazioni iniziali di vittime o danni.
L’isola si sta ancora riprendendo dagli effetti del ciclone Batsirai, che ha colpito il 5 febbraio, uccidendo almeno 124 persone, danneggiando o distruggendo le case di 124mila cittadini.
Clare Nullis, portavoce dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale, ha affermato che è raro avere gruppi di cicloni nella stessa area in stretta successione: “Il calore oceanico è uno dei fattori della rapida intensificazione dei cicloni,” ha dichiarato a Reuters, aggiungendo che al momento non vi sono prove di un aumento del numero complessivo di cicloni tropicali.