Il Consiglio d’Europa boccia il Green Pass: “discriminatorio e contrario alla scienza”

L'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa si è espressa contro il Green Pass: gli stati sono esortati a "garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato"
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L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha bocciato il Green Pass, che indirettamente introduce l’obbligo di vaccinazione nella maggior parte dei Paesi europei. Secondo quanto riporta “Il Fatto Quotidiano”, un rapporto approvato a fine gennaio a larga maggioranza ha messo sotto accusa l’utilizzo delle certificazioni verdi per “punire i non vaccinati”. Gli Stati vengono esortati a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole” e a “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”.

Secondo il rapporto, il concetto stesso di Green Pass è “contrario alla scienza”, poiché non ci sono dati sull’efficacia dei vaccini nel ridurre la contagiosità né sulla durata dell’immunità acquisita. Il voto, che non è vincolante, boccia quindi i decreti del governo Draghi che “discriminano” i non vaccinati con divieti volti alla “prevenzione di SARS-CoV-2″.

Inoltre, secondo il dossier consegnato dall’avvocato Renate Holzeisen al Senato, con il Green Pass viene minato anche il mutuo riconoscimento tra i Paesi dell’Ue delle certificazioni vaccinali che, secondo la normativa comunitaria, è subordinato ad evidenze scientifiche sull’interruzione delle catene di trasmissione. Invece i vaccini approvati dall’Ema si sono rivelati efficaci nel prevenire le forme gravi del Covid ma non nel bloccare la diffusione del virus.

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