I virologi, negli ultimi due anni, sono diventati dei Vip a tutti gli effetti. O almeno, lo sono diventati quelli più noti, più in vista, quelli sempre presenti in televisione e sui giornali, per i quali ci si è spesso chiesti: “ma questi quando lavorano?“. Loro giurano di aver lavorato parecchio, in questi due anni, alla pari dei colleghi meno noti e sempre in laboratorio, senza fari puntati addosso.
Finita la pandemia, però, torneranno anche loro in laboratorio o si daranno ad altro? Alla politica, per esempio. La domanda è stata posta a tre dei più noti esperti di virologia che abbiamo imparato a conoscere dal 2020 ad ora. Matteo Bassetti, Direttore Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino, ha detto “Mai dire mai, chi può dire del futuro. Io sono un liberale da sempre e sono sempre stato in mezzo“, ha precisato l’infettivologo quando gli è stato chiesto con quale partito, eventualmente, si sarebbe candidato.
Dal canto suo, anche Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, non ha escluso un proprio futuro coinvolgimento in politica: “io sono democristiano moderato“, ha precisato sempre in riferimento ad un eventuale scelta di partito.
E infine Andrea Crisanti, microbiologo e professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ha confessato: “mi è stato offerta la candidatura da Pd e 5 Stelle, ma ho rifiutato: ognuno conosce i propri limiti“.
Dalla virologia alla politica, dunque, il passo sarà breve. Si potrebbe aprire una totoscommessa: chi sarà il primo di loro a scendere in campo alle prossime elezioni politiche?