Incendio sul traghetto Euroferry Olympia, il racconto del comandante della GdF: “evento spaventoso, molta apprensione, c’erano persone che piangevano”

Incendio a bordo della nave traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi Lines: tutti i passeggeri in salvo
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Alle prime ore dell’alba, i militari della Guardia di Finanza hanno partecipato ad un’operazione di salvataggio a bordo della nave traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi Lines.
La nave, salpata intorno alle ore 01:20 dal porto greco di Igoumenitsa con direzione Brindisi, ha preso fuoco mentre si trovava in navigazione nel mar Ionio a nord di Corfù, a circa 9 miglia dalla costa.
Dei complessivi 277, di cui 51 membri dell’equipaggio, 243 sono stati tratti in salvo dai militari della Guardia di Finanza del pattugliatore multiruolo Monte Sperone che, per le attività di salvataggio, ha utilizzato anche i due gommoni presenti a bordo dell’unità del Corpo. Nelle operazioni di soccorso, l’unità delle Fiamme Gialle è stata affiancata dalla Guardia Costiera ellenica. L’incendio risulta essere partito dalla stiva per cause ancora da accertare.

I finanzieri sono intervenuti con “rapidità” e “sangue freddo” riuscendo in breve tempo a portare in salvo passeggeri ed equipaggio. Il comandante, maggiore Simone Cristalli, ha raccontato all’Adnkronos quei drammatici momenti: “Tra i passeggeri, ma anche tra i membri dell’equipaggio, c’era massima apprensione. C’erano persone che piangevano, l’incendio su una nave è un evento spaventoso. Abbiamo soccorso anche bambini piccolissimi“. “La nostra attività è iniziata alle ore 23 di ieri. Ci trovavamo in Grecia, a Corfù, per il rimorchio a una nostra unità navale rimasta in avaria, e stavamo navigando verso l’Italia. Alle 4.20 abbiamo ricevuto la chiamata da una nave in difficoltà che ci chiedeva aiuto e che poi ha proceduto a dichiarare l’abbandono del mezzo“. “Prontamente, abbiamo usato i due battelli di servizio che abbiamo a disposizione e li abbiamo mandati nei pressi della motonave: sono state recuperate in prima battuta due persone, poi le scialuppe di salvataggio, colme sia dei membri dell’equipaggio che dei passeggeri, sono state condotte nei pressi del nostro pattugliatore e abbiamo proceduto al trasbordo. I tempi di reazione sono stati immediati“. “Sono pienamente soddisfatto del mio equipaggio. La guardia costiera greca, essendo noi l’unica unità in zona, ci ha nominato ‘Osc’ (on scene coordinator). C’è stata rapidità e la nomina a ‘Osc’ è sinonimo della nostra centralità nel soccorso“, ha evidenziato il comandante. “Noi siamo abituati a operare in contesti di elevata tensione, lo studio delle procedure e il sangue freddo ci devono accompagnare. Sono orgoglioso di quanto fatto dal mio equipaggio. La situazione era delicata, un incendio su una nave è una delle cose più pericolose che possa succedere“.
A bordo ci siamo resi conto che una persona stava male – ha raccontato il comandante Cristalli – Aveva delle macchie scure in viso, credo legate alla respirazione dei fumi dell’incendio. Tra le persone che abbiamo salvato c’era anche il medico bordo, lo ha visitato e ha ravvisato l’opportunità di farlo sbarcare. Ci siamo mossi per far convergere una motovedetta greca a bordo della quale è stato imbarcato“. “Tutte le persone soccorse sono state dotate di mascherine e coperte termiche, la situazione a bordo è sotto controllo,” ha concluso il comandante.

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