Il Nord sta facendo i conti con una siccità che va avanti da oltre due mesi, nonostante le precipitazioni di inizio settimana che non sono state sufficienti per migliorare la situazione. La discussione sulla situazione in atto e sulle eventuali misure da intraprendere è stata oggetto di due riunioni svolte dagli Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici dei distretti idrografici Alpi Orientali e Fiume Po il 10 e 15 febbraio.
“Sulla base dell’analisi dei dati e degli indicatori, entrambi gli Osservatori hanno evidenziato, durante questo periodo tipico di magra invernale, una generale situazione di severità idrica bassa, sebbene siano state evidenziate anche alcune situazioni localizzate di siccità moderata e localmente severa sul Piemonte e sulla pianura veneta. Ciò è d’altra parte in linea sia con i bollettini regionali basati su dati delle stazioni di misura, sia con quelli nazionali ed europei basati su dati di rianalisi”, si legge in un aggiornamento sulla situazione pubblicato dall’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
“In particolare, il Bollettino dell’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici del Fiume Po ha evidenziato come il primo trimestre dell’anno idrologico (ossia il periodo ottobre-dicembre 2021) sia stato caratterizzato da precipitazioni in linea o di poco al di sotto dei valori di riferimento, con i valori dei deflussi che hanno registrato tre incrementi significativi nel mese di ottobre e novembre 2021, mentre il mese di gennaio 2022 è stato caratterizzato da accumuli precipitativi inferiori a quelli tipici del periodo, soprattutto per la parte più occidentale del distretto, e da temperature superiori a quelle di riferimento. A seguito dell’unico evento precipitativo osservato a inizio del mese di gennaio, che ha consentito una temporanea ripresa dei deflussi, le portate sono risultate in costante esaurimento verso valori di magra ordinaria”, si legge ancora.
“Sulla base della situazione meteorologica in corso è atteso un incremento dei valori delle portate alle principali sezioni idrometriche del Fiume Po, che sarà probabilmente seguito da un naturale esaurimento dei deflussi. I partecipanti all’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici del Fiume Po hanno pertanto individuato per la tendenza di scenario una severità idrica bassa per tutto il distretto, ad eccezione dell’intero territorio piemontese e del bacino dell’Oglio per i quali si segnalano condizioni idrometeorologiche di criticità media in assenza di precipitazione”, riporta l’ISPRA.
“Rimane attivo il monitoraggio dell’evoluzione idrometeorologica da parte di tutti gli Enti partecipanti all’Osservatorio permanente del Fiume Po, che si riunirà il prossimo giovedì 3 marzo per fare valutare lo stato idrico del territorio distrettuale”, conclude l’ISPRA.