Vento di guerra anche in estremo Oriente: la Cina minaccia Taiwan con l’incursione di 9 caccia militari

Un velivolo, modello Y-8 RECCE, e 8 jet da combattimento J-16 cinesi hanno fatto incursione sui cieli di Taiwan: la presidente Tsai Ing-wen ha chiesto maggiore impegno all'esercito
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E’ notizia di poco fa: Taiwan ha denunciato l’incursione di nove caccia militari cinesi nella sua zona di identificazione aerea, in quella che è l’iniziativa più grande delle ultime due settimane da parte dell’Esercito di liberazione popolare. Il ministero della Difesa di Taipei ha segnalato un velivolo, modello Y-8 RECCE, e 8 jet da combattimento J-16 ai quali ha risposato facendo decollare i suoi aerei e lanciando avvisi di avvertimento. Anche sulla scia dell’attacco russo all’Ucraina, la presidente dell’isola Tsai Ing-wen ha chiesto all’esercito di rafforzare l’impegno per la pace regionale dopo un briefing sulla sicurezza.

Esperti indiani: “la Cina non invaderà fino all’acutizzazione della crisi ucraina”

La Cina lascerà che Stati Uniti, Nato e Russia siano più coinvolti nella guerra in Ucraina prima di procedere all’annessione di Taiwan. Lo ha dichiarato all’agenzia di stampa taiwanese “Cna” Vijay Kranti, presidente della Scuola di giornalismo e comunicazione dell’Unione nazionale dei giornalisti (Nuj) a Nuova Delhi. A scoraggiare la Cina da un imminente attacco, secondo Kranti, è il mancato dispiegamento delle truppe Nato in Europa orientale. Aspettare un “profondo coinvolgimento” di tutte le parti in causa permetterebbe a Pechino di arrivare a un punto di non ritorno e di fare “la sua mossa prossima” con Taipei, o perfino con India e Giappone, spiega Kranti, secondo cui gli Stati Uniti non anteporrebbero la questione taiwanese a quella ucraina. 

L’ipotesi dell’attesa è sostenuta anche da Gaurie Dwivedi, scrittrice e professoressa ospite presso il think tank indiano United Service Institution. Anche se la Cina può guardare all’invasione Ucraina come un modello per le sue azioni nei confronti di Taiwan, è consapevole che un suo attacco immediato scatenerebbe la reazione degli Stati uniti. Oltretutto, Pechino sarebbe disposta ad attendere pur di osservare “se gli Stati membri dell’Unione europea sono uniti o meno nelle sanzioni contro la Russia, anche a costo dell’aumento dei costi energetici e dei tassi di estinzione“, ha aggiunto Dwivedi. 

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