Con l’approvazione in seconda lettura da parte dei due rami del Parlamento, con la maggioranza dei due terzi dei componenti, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra in Costituzione. Il progetto di legge costituzionale si compone di tre articoli.
L’Articolo 1 introduce un nuovo comma all’articolo 9, al fine di riconoscere nell’ambito dei Principi fondamentali enunciati nella Costituzione un principio di tutela ambientale. Pertanto, accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, si attribuisce alla Repubblica anche “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni“. Viene infine inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.
L’Articolo 2 modifica l’articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell’iniziativa economica. In primo luogo, interviene sul secondo comma e stabilisce che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno “alla salute e all’ambiente“, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero “la sicurezza, la libertà e la dignità umana”. La seconda modifica investe, invece, il terzo comma dell’articolo 41, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche “ambientali“.
L’Articolo 3 reca una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.
Fico: “passaggio storico per il Parlamento”
“La tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della nostra Costituzione. La Camera dei deputati ha approvato oggi in via definitiva la proposta di legge costituzionale che inserisce nella Carta la “tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e stabilisce che l’iniziativa economica privata non può svolgersi, tra le altre cose, in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente”, afferma in una nota il presidente della Camera Roberto Fico. Secondo Fico “si tratta di un passaggio storico. Un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese”.
Palazzo Chigi: “giornata storica, il Paese sceglie la via della sostenibilità”
“Dal Parlamento via libera all’inserimento della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella Costituzione. È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni”, si legge in un tweet di Palazzo Chigi.
Cingolani: “giornata epocale”
“Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente”, ha commentato il Ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Giovannini: ”grande soddisfazione”
“Grande soddisfazione per l’ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell’ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale”, ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili (Mims), Enrico Giovannini che come presidente dell’Asvis era stato tra i promotori dell’inserimento della norma nella Carta Costituzionale. “Il Mims – afferma Giovannini – sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni”.