“Anche altro consumo entra in campo e chiede di evitare le mascherine FFP2 ai bambini. Infatti le mascherine FFP2 non sono adatte ai visi e ai polmoni dei più piccoli. Queste specifiche mascherine sono state progettate e omologate appositamente per il viso e le capacità respiratorie di un adulto. L’unica differenza quindi tra quelle indossate dagli adulti e quelle indossate dagli alunni a scuola è solo la grandezza. Ed è proprio questo il problema“. E’ quanto scrive l’epidemiologia Sara Gandini sulla propria pagina Facebook.
“Molti rivenditori infatti hanno iniziato a commercializzare maschere protettive FFP2 di taglia small con indicazioni fuorvianti per il consumatore, suggerendo che il prodotto sia specifico per i bambini. In realtà le FFP2 sono unicamente progettate per garantire la massima protezione ai lavoratori, come previsto dalla normativa tecnica di riferimento: la EN 149“, precisa la ricercatrice.
“Proprio recentemente io e Maurizio Matteoli siamo intervenuti sul blog del fatto quotidiano per ricordare che le evidenze scientifiche sull’efficacia delle mascherine è molto scarsa. I forti dubbi riguardano la loro efficacia soprattutto per l’utilizzo all’aperto, ma non solo. Perplessità ancora maggiori ci sono sull’obbligo imposto ai bambini durante l’attività scolastica, specialmente a quelli di età compresa tra i 6 e i 10 anni”, scrive Gandini. “Anche sui report dell’ECDC si legge che “Nelle scuole primarie, l’uso delle mascherine è consigliato agli insegnanti e agli altri adulti quando non è possibile garantire il distanziamento fisico, ma non è raccomandato agli studenti. Nelle scuole secondarie è consigliato l’uso delle mascherine sia per gli studenti che per gli adulti (mascherine per bambini > 12 anni) che vivono in aree con trasmissione comunitaria di SARS-CoV-2. L’uso delle mascherine dovrebbe essere visto come una misura complementare, piuttosto che una misura a sé stante per prevenire la trasmissione all’interno delle scuole”.
Recentemente il governo inglese ha ammesso che le evidenze a favore dell’uso delle mascherine nelle scuole per ridurre la diffusione del Covid non sono “conclusive”. Uno studio del governo in autunno non ha fornito evidenze di un impatto statisticamente significativo e altri studi hanno fornito risultati inconsistenti”
Visti i bassi contagi nelle scuole e in particolare tra i bambini, visto che siamo in una situazione di amplissima vaccinazione nelle scuole e nella popolazione generale, data la diminuzione dei trend dei contagi ma anche delle terapie intensive, a due anni della pandemia siamo sicuri sia ancora necessario infliggere una mascherina per così tante ore ai bambini?”, conclude Sara Gandini.