Il Premio Nobel Luc Montagnier è morto: la conferma dalla Francia

Il quotidiano francese Liberation ha confermato la notizia della morte di Luc Montagnier, Premio Nobel nel 2018 per i suoi studi sull'Aids
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Avevamo tutti sperato che la notizia rimbalzata dalla Francia nelle scorse ore fosse solo una fake news ma ora arriva la conferma: Luc Montagnier è morto. Il Premio Nobel per i suoi studi sull’Aids è deceduto all’età di 89 anni a Neuilly-sur-Seine, alle porte di Parigi.

La notizia, che circolava da ieri sui social, è stata confermata dal quotidiano Liberation. Montagnier e’ morto lo scorso 8 febbraio all’ospedale americano di Neuilly-sur-Seine, alla presenza dei suoi figli. Il municipio di Neuilly ha confermato il deposito dell’atto di morte dello scienziato.

Alla domanda sulle cause del decesso, se fosse morto per Covid-19, il medico Gerard Guillaume, considerato tra i piu’ fedeli collaboratori di Montagnier, ha risposto così all’ANSA: “non spetta a me dare informazioni, spetta alla famiglia decidere se esprimersi o meno. Io posso dire che se n’e’ andato in pace, con dignita’, accanto ai propri cari. Era molto anziano, malato da tempo, fragile. Questa volta il cuore ha ceduto”.

Biologo e virologo francese, Luc Antoine Montagnier e’ nato il 18 agosto del 1932 a Chabris, un piccolo comune situato nel Centro-Valle della Loira. Era direttore emerito del Centre national de la recherche scientifique e dell’Unita’ di Oncologia Virale dell’Istituto Pasteur di Parigi, dove nel 1983 assieme a Francoise Barre’-Sinoussi ha scoperto il virus Hiv. Per questa eccezionale scoperta, Montagnier vinse il Premio Nobel per la Medicina nel 2008. Molto stimato, lo scienziato ha lavorato con piu’ grandi istituti scientifici del mondo. Oltre a essere direttore emerito del CNRS e professore all’Institut Pasteur, e’ stato direttore del Center for Molecular and Cellular Biology al Queens College della City University di New York, direttore di un istituto di ricerca alla Jiao-tong University di Shanghai. Il suo lavoro ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti.

Tuttavia, negli ultimi decenni della sua vita e della sua carriera, i rapporti di Montagnier con la comunita’ scientifica si erano logorati a causa di alcune sue teorie ritenute antiscientifiche. Dalle sue dichiarazioni nel 2010 riguardanti l’Hiv, che poteva essere eradicato con un particolare schema nutrizionale, alle ricerche sulla memoria dell’acqua, principio alla base dell’omeopatia, all’uso della papaya contro la Sars e il Parkinson. Infine, negli ultimi anni avevano fatto discutere anche le sue teorie legate al virus SARS-CoV-2 e ai vaccini anti-Covid.

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