Benché in un contesto sempre caratterizzato da una prevalenza dell’alta pressione, nella terza decade del mese la figura stabilizzante potrebbe, secondo le previsioni meteo, mostrare un po’ più di debolezza tant’è che in più di qualche occasione essa potrebbe essere attaccata, soprattutto lungo il fianco orientale, da correnti instabili e in qualche caso anche relativamente fredde. Un primo affondo instabile che riuscirebbe ad aprirsi un certo varco nel campo anticiclonico correrebbe a inizio della settimana prossima, quindi in una fase più ravvicinata.
A seguire, repentino, nuovo recupero della pressione da Ovest con 2/3 giornate ancora di tempo in prevalenza stabile e più ampiamente soleggiato, verso metà della prossima settimana. Tuttavia, le minacce continuerebbero verso fine mese, secondo le previsioni meteo, tant’è che gli ultimi giorni di febbraio potrebbero essere i più compromessi. Infatti, dall’ultimo fine settimana di febbraio, 26/27 del mese, poi anche per fine mese e fino ai primi di marzo, si prospetterebbe un altro peggioramento e, questa volta, con possibili connotati più freddi. Le dinamiche attuali indicherebbero una migrazione verso Nord/Nordest del promontorio di alta pressione con possibile richiamo di correnti più fredde continentali sulla base meridionale e lungo il bordo orientale anticiclonico dirette proprio verso il Mediterraneo centrale e l’Italia. Si potrebbe configurare un tipo di circolazione come rappresentato nell’immagine in evidenza, con afflusso di correnti più fredde in particolare verso le regioni centro-meridionali italiane e con possibile innesco anche di un’area depressionaria con perno sul Sud Italia. Se andasse in porto questo tipo di configurazione, sull’Italia potrebbero tornare condizioni invernali con piogge su diverse regioni, ma anche con nevicate fino a quote collinari o persino basse sulle regioni centrali appenniniche e adriatiche. La configurazione non risulterebbe favorevole a instabilità al Nord e sull’alto Tirreno, probabilmente poco efficace anche sul medio Tirreno e sulla Sardegna. Tuttavia, trattandosi di una evoluzione ancora piuttosto lontana, essa necessita di conferme nei prossimi giorni. Maggiori dettagli su questa tendenza verso fine mese e i primi di marzo, nei nostri periodici aggiornamenti.