La fase verso la festività di San Valentino, inizio settimana prossimo, e verso metà mese, fino al 16/17 febbraio, continua a essere indicata, secondo le previsioni meteo, come quella a rischio di un apprezzabile peggioramento del tempo su buona parte d’Italia. Anche la matrice del peggioramento continua a essere confermata di tipo atlantico, quindi con aria umida e non particolarmente fredda che, però, andrebbe a sovrapporsi a un cuscino di aria più fredda presente nei bassi strati, favorito dal transito di correnti settentrionali appena un po’ di ore prima. Dunque, un cavo instabile che, stando agli ultimissimi dati, potrebbe incidere sull’Italia per 2/3 giorni circa, apportando dapprima nubi e piogge diffuse sulle regioni settentrionali e del medio-alto Tirreno, localmente centrali, poi via via anche al Sud, soprattutto verso il 16 del mese.
Come già anticipato in precedenti previsioni meteo, si tratterebbe del primo peggioramento più serio in arrivo sull’Italia, perlomeno in termini di maggiore estensione a buona parte del territorio, dopo l’ultimo accaduto più o meno nella prima parte di gennaio, quindi a distanza di circa un mese. Le piogge più importanti dovrebbero riguardare le regioni tirreniche e relative appenniniche, di più l’alto Tirreno, tra la Liguria centro-orientale, il Nord della Toscana e l’Emilia occidentale; piogge diffuse anche sulle regioni settentrionali, soprattutto alpine e centro-orientali, un po’ meno sul Piemonte centrale, e piogge diffuse anche sul la Sicilia verso fine evento. Piogge mediamente meno intense sulle regioni del medio-basso Adriatico, sulla Calabria in genere e sulla Sardegna. Abbiamo evidenziato anche la sovrapposizione di queste correnti umide a uno stato più freddo per cui sarebbero possibili anche locali nevicate sulle regioni settentrionali fino a bassa quota, con maggiore probabilità sui settori emiliani occidentali, basso Piemonte, su aree pedemontane piemontesi e sulla Lombardia sud-occidentale. Nevicate più abbondanti sui settori alpini e prealpini in genere, a partire mediamente dalla media-alta collina, magari localmente anche più in basso in presenza di sacche fredde nelle valli. In Appennino la neve potrà cadere sul finire dell’evento, ma a quote di media-bassa montagna, salvo a quote collinari localmente anche basse soltanto sull’Appennino estremo settentrionale, essenzialmente emiliano. La redazione di Meteoweb continuerà a monitorare il peggioramento del tempo atteso a inizio settimana prossimo, attraverso quotidiani aggiornamenti.