Le previsioni meteo confermano il rapido peggioramento del tempo per l’inizio della prossima settimana. Anche gli ultimissimi dati appena elaborati dai modelli matematici prospettano una temporanea defaillance dell’alta pressione tra lunedì e martedì prossimi, per di più alta pressione già in parziale crisi in questo fine settimana con primi fastidi nuvolosi e qualche pioggia locale. Quello di inizio settimana, però, si annuncia una crisi leggermente più significativa, poiché il cavo instabile nord-atlantico inciderebbe di più sul Mediterraneo centrale, riuscendo a portare moderati nuclei di vorticità positiva, soprattutto alle quote medie troposferiche, sin nel cuore del Mediterraneo e in azione soprattutto sulle regioni centro-meridionali.
Su queste aree vi sarebbe un aumento di nubi nel corso di lunedì con addensamenti e piogge sparse, , dapprima su quelle appenniniche e del basso Tirreno, poi via via più estese, seppure sempre in forma abbastanza irregolare e non particolarmente intensa, un po’ a tutti i settori del Centro Sud. Qualche addensamento sarebbe possibile anche sulle pianure del Nord, ma con fenomeni scarsi o deboli e localizzati. Addensamenti più intensi, invece, ma qui per ragioni di diretta esposizione alle correnti settentrionali e, quindi, soprattutto per ragioni orografiche, sono attesi sui settori alpini, in particolare su quelli più settentrionali e sui versanti esteri, dove arriverebbero altre nevicate più intense e più abbondanti fino a bassa quota, anche per una componente termica decisamente più fredda. per martedì 22, il tempo andrebbe migliorando su buona parte dei settori peninsulari, eccetto le estreme aree meridionali, tra Sicilia e Calabria e ancora i settori alpini dove continuerebbero locali precipitazioni. In riferimento al freddo sul resto del paese, allo stato attuale dei dati, nonostante la circolazione si prospetti settentrionale, non è atteso un significativo calo termico, anche per via dell’eccessivo aumento in questi giorni precedenti il peggioramento. Dunque, eventuali, veloci nevicate sui settori appenninici centro-meridionali, sarebbero attese intorno ai 1000/1300 m, salvo possibili cambiamenti barici all’ultimo minuto e magari penetrazione di isoterme un po’ più fredde, ma su questo aspetto dettaglieremo meglio nei prossimi giorni.