Eravamo rimasti, in riferimento alle possibili previsioni meteo per la prima settimana di marzo, circa un nuovo recupero della pressione da Ovest in seguito al passaggio perturbato e freddo di fine febbraio. Si era considerato anche qualche strascico ancora di instabilità invernale sul basso Adriatico e al Sud indugiante per i primi giorni del nuovo mese, ma poi con progressivo e repentino miglioramento. Alla luce dei nuovi dati, però, l’alta pressione non sembrerebbe abbastanza pimpante. Verso il 2/3 del mese, effettivamente un promontorio da Ovest raggiungerebbe il Mediterraneo centrale e l’Italia, ma farebbe fatica ad affermarsi con decisione, poiché dai settori scandinavi sembrerebbe proporsi un’altra saccatura instabile a carattere moderatamente freddo che andrebbe a insidiare l’affermazione anticiclonica.
La nuova azione settentrionale inciderebbe verso l’Europa centrale fin sul Nord Mediterraneo, in misura minore sul resto del Mediterraneo, ma già i nuclei instabili in accostamento ai settori alpini, potrebbero incentivare un flusso di aria più umida occidentale in direzione della penisola. Con buona probabilità già da venerdì 4 marzo, le nubi potrebbero aumentare sulle regioni del medio-alto Tirreno e sull’Emilia-Romagna centro-occidentale, arrecando magari anche qualche prima pioggia a carattere irregolare e sparso. Verso il primo fine settimana di marzo, poi, fase 5/6 del mese, le nubi potrebbero estendersi diffusamente al Nord e anche alle Marche, con precipitazioni più estese, sebbene non particolarmente significative. Per la fase successiva, poi, gli attuali aggiornamenti non depongono per un recupero dell’alta pressione, anzi, per una insistenza di interazioni più fredde da Est e altre più umide da Ovest, proprio in corrispondenza dell’Italia, con un tempo moderatamente instabile da Nord a Sud, con altre possibili piogge sparse e anche occasioni per fiocchi collinari in Appennino o anche bassi sulle regioni centro-settentrionali. Insomma, cambierebbe un po’ lo scenario per la prima settimana di marzo che vedrebbe minore efficacia anticiclonica, più disturbi freddi e moderatamente instabili. Continueremo a monitorare l’evoluzione del tempo nel medio-lungo periodo attraverso quotidiani aggiornamenti.