E’ oramai abbastanza assodato, secondo le previsioni meteo anche ultime, il rapido peggioramento del tempo tra lunedì e martedì prossimi. Si tratterà dell’affondo di un cavo instabile nord-atlantico a evoluzione abbastanza veloce, nel giro di quarantott’ore più o meno dovrebbe attraversare la penisola e poi portarsi verso la Grecia, ma che comunque lascerà più di qualche segno. Niente di particolarmente importante, tuttavia a fronte di una stabilità quasi assoluta di questi ultimi giorni nuovamente a regime anticiclonico, certamente ci sarà più di un movimento.
Intanto va detto che la giornata più instabile sarà quella di lunedì 21 con nubi e piogge più ricorrenti e localmente anche moderate, soprattutto dalle ore centrali, verso quelle pomeridiane, serali e anche notturne su martedì. Le regioni più interessate saranno innanzitutto quelle alpine dei versanti più settentrionali ed esteri, poiché sarà su questi settori che impatteranno con maggiore insistenza e anche con maggiore determinazione le correnti instabili provenienti dal Nord Atlantico. Su queste aree alpine le precipitazioni saranno essenzialmente sotto forma nevosa e fino in valle per una componente termica senz’altro più fredda. Le altre aree maggiormente interessate da nubi e piogge saranno, secondo le previsioni meteo, alcune centrali, soprattutto l’Umbria centro-occidentale, il Centro Sud delle Marche, diffusamente l’Abruzzo, il Lazio centro-meridionale e orientale e poi qualche area meridionale specie la Campania, soprattutto centro-occidentale, la Puglia e la Calabria tirrenica. Anche su queste regioni sono attese piogge localmente moderate o persino qualche temporale. Sul resto del Centro Sud ci saranno nubi irregolari e possibili precipitazioni sparse, ma mediamente più deboli e a carattere più localizzato. Poi, nella giornata di martedì 22, un po’ di nubi e piogge riguarderanno, ma in forma localizzata, l’estremo Sud, essenzialmente la Sicilia settentrionale, il tempo invece tenderà a migliorare sul resto del paese, salvo ancora locali nevicate sui settori alpini nordorientali. Sotto l’aspetto termico, è atteso un calo delle temperature, ma non importante, tant’è che sui rilievi appenninici centro-meridionali la neve potrà cadere mediamente oltre 1000 m, solo occasionalmente in qualche rovescio più intenso potrà spingersi leggermente più giù sui rilievi appennini centrali. Da segnalare, infine, una ventilazione moderata o forte dapprima occidentale o nord-occidentale, di più sui bacini tirrenici larghi e intorno alle isole maggiori, poi venti forti e in prevalenza settentrionali, per martedì, soprattutto al Centro Sud, sui settori alpini più settentrionali e ancora una volta di più sui Mari e sui Canali delle isole maggiori, nonché più forti anche sul basso Adriatico e sullo Jonio.