E’ confermata l’ipotesi di un peggioramento del tempo verso e intorno a metà mese, per via di un possibile cavo instabile nord-atlantico capace di infrangere con una certa maggiore decisione il muro anticiclonico che da giorni imperversa sul Mediterraneo, soprattutto centro-occidentale. L’affondo del cavo instabile più importante, sarebbe preceduto da medie infiltrazioni di correnti settentrionali, moderatamente fredde, fino ai settori centro-settentrionali italiani, ma senza particolari conseguenze in termini di altri fenomeni. Invece, le correnti atlantiche successive sono prospettate, nelle simulazioni, decisamente più incisive a partire da San Valentino e per qualche giorno a seguire, mediamente fino al 16 del mese o, al più, fino al 17 al Sud, al punto da innescare anche una possibile azione depressionaria sul Golfo ligure poi in spostamento verso le regioni centro-meridionali.
Insomma, si prospetta per questa fase di metà mese un peggioramento del tempo, probabilmente il più incisivo e anche il più esteso su ambito nazionale, da almeno un mese a questa parte e, per di più, incidente, soprattutto nelle prime fasi, sulle aree dove da molti giorni mancano piogge degne di nota. Infatti, i settori che potrebbero essere esposti alle maggiori precipitazioni potrebbero essere quelle dell’alto Tirreno, soprattutto Liguria, alta Toscana, anche Emilia occidentale e basso Piemonte; piogge diffuse anche sul medio-alto Tirreno, sul resto del Nord, Sulla Sardegna occidentale, localmente fino al basso Tirreno, Campania e Calabria tirrenica; precipitazioni più irregolari e deboli sul medio-basso Adriatico è sul resto del Sud. Benché l’aria associata all’affondo instabile non si annunci fredda, la sua sovrapposizione ad un cuscino di aria fredda accumulatosi nei giorni precedenti sulle regioni settentrionali, potrebbe dare luogo, soprattutto nelle battute iniziali del peggioramento verso la notte e la giornata di San Valentino, a locali nevicate fino a bassa quota o anche in pianura soprattutto sulle regioni di Nordovest e sull’Emilia occidentale. Nevicate a quote medio-basse sui settori alpini e prealpini e sull’Appennino centrale. Tuttavia l’aspetto neve, ma anche quello inerente le precipitazioni in genere, con le aree più colpite e eventualmente anche con maggiori dettagli sulle quote neve, lo approfondiremo nei prossimi giorni, via via con dati più affidabili. La redazione di MeteoWeb continuerà a monitorare il peggioramento più esteso del tempo atteso verso metà mese, attraverso quotidiani aggiornamenti.