Sofia Goggia medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino, 3 settimane fa il brutto infortunio al ginocchio: “miracolo grazie alla medicina rigenerativa” – FOTO

Appena 2 settimane fa, Sofia Goggia ha ricevuto infiltrazioni di Plasma ricco di piastrine nel ginocchio infortunato: dal trattamento di medicina rigenerativa al trionfo di Pechino
  • Foto di Guillaume Horcajuelo / Ansa
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  • Foto di Jean-Christophe Bott / Ansa
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MeteoWeb

Solo 3 settimane fa, in una brutta caduta sulle piste di Cortina, la sciatrice bergamasca Sofia Goggia aveva rimediato un bruttissimo infortunio al ginocchio ma oggi l’abbiamo vista conquistare la medaglia d’argento nella gara di discesa libera delle Olimpiadi invernali di Pechino (vedi foto della gallery scorrevole in alto).

A questo altro grande successo della sciatrice italiana, oltre che al suo talento e alla sua forza di volontà, ha contribuito anche la medicina rigenerativa, come spiegato Claudio Zorzi, chirurgo ortopedico dell’Irccs di Negrar (Verona), a cui la fuoriclasse ha affidato con successo il recupero in extremis del suo ginocchio infortunato. “Anche la medicina rigenerativa ha contribuito al miracolo Goggia. Grazie Sofia!“, ha commentato Zorzi.

Il trattamento con gel piastrinico al ginocchio sinistro lesionato è stato eseguito da Zorzi appena due settimane fa, in una corsa contro il tempo. “Siamo orgogliosi di aver contribuito, insieme al suo coraggio e volontà di ferro, e ai suoi preparatori atletici, all’incredibile recupero e straordinario risultato di Sofia”, sottolinea Zorzi, a cui la campionessa bergamasca si è rivolta dopo la rovinosa caduta di Cortina, con un unico obiettivo: quello di poter partecipare alle Olimpiadi di Pechino. Lo specialista ha trattato Sofia Goggia con infiltrazioni di Prp (Plasma ricco di piastrine), “una procedura largamente applicata sulle articolazioni del ginocchio, dell’anca e della spalla soprattutto in presenza di artrosi, che all’Irccs di Negrar con oltre 6mila trattamenti l’anno registra una delle casistiche più ampie a livello internazionale. L’impiego sui legamenti crociati è invece più recente ed esistono ancora pochi i casi trattati“, spiega Zorzi.

Il Prp è un gel che si ottiene da un normale prelievo di sangue venoso del paziente, che viene successivamente centrifugato con il risultato di un composto concentrato di plasma e piastrine. Il gel viene iniettato all’interno dell’articolazione con una semplice infiltrazione. “I fattori di crescita presenti nel preparato ematico stimolano il processo riparativo del tessuto – prosegue Zorzi – trasformandosi in una potente medicina biologica ad alto effetto anti-infiammatorio. Il primo beneficio per il paziente è la scomparsa del dolore, come la stessa Goggia ha riferito. Si tratta di una metodica di medicina rigenerativa, semplice, mininvasiva e ben tollerata, che richiede un intervento di una decina minuti. Il paziente viene dimesso dopo qualche ora di osservazione“.

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