Collinette caotiche, increspature scolpite dal vento e tracce di dust devil: l’immagine pubblicata dall’Agenzia Spaziale Europea mostra un paesaggio affascinante vicino al cratere Hooke, negli altopiani meridionali di Marte.
La foto è stata scattata dalla telecamera CaSSIS a bordo del Trace Gas Orbiter (TGO) della missione Exomars ESA/Roscosmos il 1° febbraio 2021 e mostra parte di Argyre Planitia.
Questo tipo di scenario è simile al “terreno caotico”, cioè una specie di terreno accidentato e sconnesso osservato su Marte dove gruppi casuali di rocce di varie dimensioni e forma – protuberanze irregolari, cumuli conici, creste, colline piatte note come mesas – sono ammassati, spesso racchiusi all’interno di depressioni. Sono state individuate e delineate circa 30 regioni di terreno caotico sul Pianeta Rosso.
Forse la caratteristica più sorprendente ritratta nell’immagine sono le scie sottili e serpeggianti: queste tracce oscure di attività passate sono state causate da dust devil o diavoli di polvere, la cui formazione è dovuta al riscaldamento del suolo secco ad opera del Sole, che genera una corrente d’aria calda ascensionale che si autoalimenta e che può trasformarsi in un mulinello spiraleggiante in presenza di venti laterali. I dust devil lasciano tracce sulla superficie di un pianeta mentre si spostano attraverso paesaggi polverosi. Le tracce qui sembrano avere un orientamento Nord-Sud, indicando un possibile modello di vento locale.
La sfumatura bluastra delle tracce dei dust devil è il risultato dei tre filtri che sono stati combinati per creare l’immagine: sebbene non rappresentativi di ciò che un osservatore vedrebbe ad occhio nudo, questi filtri producono un’immagine a colori a infrarossi con una maggiore sensibilità alle variazioni della mineralogia superficiale.
TGO è arrivato su Marte nel 2016 e ha iniziato la sua missione scientifica completa nel 2018. La sonda non sta solo inviando a Terra immagini spettacolari come questa, ma fornisce anche un inventario dei gas atmosferici e mappa la superficie del Pianeta Rosso a caccia di luoghi ricchi d’acqua. Fornirà anche servizi di trasmissione dati per la seconda missione ExoMars, che comprende il rover Rosalind Franklin e la piattaforma Kazachok, quando arriverà su Marte nel 2023.