Il giornale britannico The Spectator: “l’inutile tirannia del Green Pass in Italia, la psicosi di massa acceca dalla verità politici e popolazione”

Il giornale britannico The Spectator demolisce il Green Pass adottato dall'Italia: "in realtà non è stato altro che un esercizio di inutile tirannia”
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Mentre la maggior parte dei Paesi europei, in particolare il Regno Unito, stanno allentando le loro restrizioni Covid, l’Italia che ha le più stringenti, questa settimana le ha rese ancora più dure, anche se i dati mostrano che sono inutili”. Inizia così un articolo pubblicato sul giornale britannico The Spectator, dall’inequivocabile titolo “L’inutile tirannia del Green Pass in Italia”. Che il Green Pass, presentato in Italia come uno “strumento di sicurezza” e “garanzia di poter stare tra persone che non sono contagiose”, fosse completamente inutile dal punto di vista sanitario lo si era capito già da molto tempo e ora anche all’estero mettono in luce l’inutile tirannia del certificato verde.

“Forse è perché l’Italia è un Paese in cui indovini e guaritori della fede sono un’industria multimiliardaria che ha il regime di passaporto dei vaccini più draconiano d’Europa. Ad ogni modo, la psicosi di massa acceca dalla verità i suoi politici e la popolazione, affonda il giornale. “Nel Regno Unito, le false affermazioni dei consulenti scientifici del governo sulla necessità e sui vantaggi del lockdown sono state alla fine demolite in modo convincente. È giunto il momento che anche affermazioni false simili sui passaporti vaccinali vengano sfatate. Non ci può essere posto migliore dell’Italia per avviare questo processo di smascheramento”, si legge ancora.

La giustificazione per il regime del passaporto vaccinale italiano – chiamato “Il Green Pass” – quando è stato introdotto lo scorso agosto era che avrebbe aumentato la diffusione dei vaccini, creato spazi sicuri per i vaccinati e quindi ridotto i casi di Covid, i ricoveri e i decessi. Non ha fatto nessuna di queste cose. Invece il regime è diventato costantemente più draconiano. I non vaccinati sono stati presto banditi da quasi tutti gli spazi pubblici e dai trasporti pubblici, e persino dal lavoro, a meno che non avessero avuto il Covid negli ultimi sei mesi, o non avessero pagato per un test Covid di 15 euro una volta ogni 48 ore”, evidenzia l’articolo.

“Salutato come un enorme successo con fervore religioso dal governo di unità nazionale italiano, “Il Green Pass” in realtà non è stato altro che un esercizio di inutile tirannia, si legge nell’articolo, che poi ripercorre i vari passaggi con cui il governo negli ultimi mesi ha continuano ad inasprire le restrizioni per i non vaccinati, tramite il passaporto vaccinale. “Eppure, nonostante ciò, a dicembre, il governo Draghi ha introdotto ‘Il Super Green Pass’ che ha reso il regime ancora più tirannico con la vaccinazione ormai obbligatoria per tutti sui mezzi pubblici, e in molti spazi pubblici come ristoranti e bar – anche all’esterno – e parrucchieri e stadi sportivi, a meno che non abbiano avuto il Covid negli ultimi sei mesi. Annullato il diritto dei non vaccinati a sostenere il test di 48 ore da 15 euro per accedervi. E questa settimana, con il tasso di contagi in caduta libera, la vaccinazione obbligatoria è stata estesa ai luoghi di lavoro per gli over 50”, riporta ancora l’articolo, sottolineando le pesanti multe in caso di trasgressione e che “ci sono 500.000 italiani non vaccinati di età superiore ai 50 anni che lavorano e ora saranno sospesi senza stipendio a meno che non gettino la spugna e si facciano vaccinare”.

“Naturalmente, né Draghi né nessun altro nella sua coalizione interpartitica ammetterà mai che quello che strombazzano come il loro risultato più orgoglioso è un fallimento. Né lo faranno i media italiani che hanno seguito così supinamente la linea del governo. Hanno tutti troppa faccia da perdere adesso”, riporta l’articolo, che poi mette a confronto i dati italiani con quelli del Regno Unito (che non ha mai adottato alcun tipo di Green Pass) per dimostrare come lo strumento non abbia portato alcun beneficio all’Italia.

Italia e Regno Unito hanno popolazioni simili, rispettivamente con 59 milioni e 69 milioni di persone. In Italia, l’88,92% degli over 12 è completamente vaccinato, rispetto all’84,9% nel Regno Unito. A gennaio c’erano ancora 5,9 milioni di italiani non vaccinati di età superiore ai 12 anni, ancora una volta un numero simile a quello del Regno Unito. La lezione è chiara: come mostra il Regno Unito, la stragrande maggioranza delle persone ha scelto di farsi vaccinare di propria spontanea volontà e non ha bisogno di essere costretta a farlo dallo stato. In effetti, costringere le persone a farlo – come mostra l’Italia – non funziona”, si legge nell’articolo.

Anche sui decessi, “’Il Green Pass’ e ‘Il Super Green Pass’ hanno avuto poco effetto. In effetti, creando un senso di falsa fiducia tra i vaccinati, potrebbero aver peggiorato le cose. Ad ogni modo, hanno fallito. In Italia, dal 1° dicembre, ci sono stati 18.000 morti per Covid, rispetto ai 15.000 morti per Covid nel Regno Unito”, si legge ancora. “Se avessero funzionato, i tassi di infezione dell’Italia sarebbero stati di gran lunga inferiori a quelli del Regno Unito. Eppure, dall’inizio dell’ultima grande ondata a dicembre causata dalla variante Omicron, l’Italia ha avuto un numero di infezioni da Covid simile al Regno Unito senza pass verde. La spiegazione, ovviamente, è che a prescindere da tutti quei pass verdi, gli italiani vaccinati si infettano a vicenda. Dal 1° dicembre – quando la variante Delta era in uscita e la variante Omicron in arrivo – sono stati circa 7 milioni i casi di Covid sia in Italia che nel Regno Unito”.

“In Italia, il 70% delle infezioni da Covid nell’ultimo mese sono state in persone parzialmente o completamente vaccinate. Vero, proporzionalmente, poche persone vaccinate che prendono il Covid finiscono in ospedale, o muoiono, ma quelle che lo fanno sono ancora molte persone. Circa la metà dei ricoveri Covid in Italia e più della metà dei decessi Covid da dicembre sono state persone vaccinate parzialmente o totalmente”.

Eppure i politici, i giornalisti e la maggior parte degli stessi italiani continuano a credere che “Il Green Pass”, ora trasformato in “Il Super Green Pass”, sia l’unica soluzione”, conclude l’articolo di The Spectator.

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