E’ morto a 70 anni Paolo Campaner, ex dirigente Stefanel, conosciuto in tutto il mondo come astrofilo che ha portato a termine scoperte epocali, con un telescopio ‘fatto in casa’. Campaner, ucciso da un tumore, abitava a Ponte di Piave dove, nel 1976, aveva costruito un potente telescopio e un osservatorio nel giardino di casa propria. Proprio grazie a quegli strumenti era riuscito a scoprire 12 supernove, scoperta che lo aveva portato alla ribalta della cronaca scientifica internazionale.
Campaner, chimico analista, aveva alle spalle 41 anni di lavoro nel campo dell’abbigliamento, settore che aveva lasciato nel 2015 dopo il pensionamento, da quando aveva ancor di più coltivato la sua passione che condivideva con il Gruppo Astrofili Trevigiani.
“La passione per me è alla base di tutto, un incentivo per superare le fatiche e affrontare sempre nuove sfide“, raccontò in un’intervista alla Tribuna di Treviso, giornale al quale raccontò anche la scoperta della sua ottava supernova: “Erano le 3.30, un po’ rammaricato, stavo per abbandonare la battuta e chiudere l’osservatorio“, ma alla fine decise di puntare il suo riflettore per un’altra mezz’ora in cerca di supernovae, programmandolo per riprendere 17 galassie.
Alle 9 del mattino, dopo tre ore di riposo, ha scaricato i file per le verifiche. Nelle immagini appena prima dell’alba, la scoperto: “è proprio lì, sulla galassia IC1702, nella costellazione dei Pesci che le ultime raffiche di fotoni notturni hanno lasciato l’impronta di un’incredibile e impensabile supernova di magnitudine 17.2“. Accade, poi, per altre 11 volte.