È morto all’età di 94 anni l’astrofisico statunitense Eugene Newman Parker, che per primo ha teorizzato l’esistenza del vento solare e che ha condotto importanti studi sull’eliosfera. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Università di Chicago, dove il professore Parker ha svolto tutta la sua carriera accademica, e dalla NASA.
Professore al dipartimento di astronomia e astrofisica dell’Università di Chicago, di cui era emerito dal 1995, nel 1958 Parker ha predetto l’esistenza del vento solare e la struttura del campo magnetico interplanetario, sviluppando il primo modello teorico di espansione della corona solare. Notevoli anche i suoi studi sui meccanismi di emissione dei raggi X dal Sole e dalle altre stelle.
La NASA ricorda Parker come uno scienziato “visionario” che ha posto le basi per il campo dell’eliofisica, la scienza della comprensione del Sole e delle sue interazioni con la Terra e il sistema solare, compreso il tempo spaziale. Nel 2018, Parker è diventato la prima persona vivente ad assistere al lancio di un veicolo spaziale della NASA che portava il suo nome. Quattro anni fa, la sonda Parker Solar Probe è stata la prima ad attraversare l’atmosfera solare con l’obiettivo di comprendere le dinamiche del vento solare.
Tra i libri più noti di Parker, ci sono: “Interplanetary dynamical processes” (1963), “Cosmical magnetic fields” (1979) e “Spontaneous current sheets in magnetic field, with application to stellar x-rays” (1994). Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali la Gold Medal della Royal Astronomical Society nel 1980 e l’Inamori Foundation’s Kyoto Prize nel 2003.