“Non cureremo più russi e bielorussi”: è bufera su una clinica di Monaco

"La Russia minaccia la nostra libertà e democrazia. Pertanto, d'ora in poi e fino a nuovo avviso, non cureremo cittadini russi e bielorussi": la lettera di una clinica di Monaco ha suscitato enormi critiche
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Bufera su una lettera della clinica privata Iatros di Monaco, in Germania, che riporta che i medici della struttura non vogliono più curare russi e bielorussi, secondo quanto riferisce “Bild”. La lettera, che risale al 4 marzo, recita: “condanniamo fermamente l’invasione dell’esercito russo con l’aiuto del governo bielorusso. La Russia minaccia la nostra libertà e democrazia. Pertanto, d’ora in poi e fino a nuovo avviso, non cureremo cittadini russi e bielorussi“.

Quest’ultima frase ha suscitato enormi critiche sui social. Invece di una dichiarazione di solidarietà, migliaia di utenti hanno visto nell’annuncio razzismo ed esclusione. Molti utenti hanno criticato la clinica per la decisione, facendo riferimento al giuramento medico.

La clinica ha poi rilasciato una dichiarazione sulla lettera: “la nostra intenzione era quella di mostrare simpatia per il popolo ucraino e, come hanno fatto altre società, di recidere i legami commerciali con la Russia e inviare una dimostrazione di sostegno. La natura della nostra lettera è stata giustamente criticata da un certo numero di persone. Accettiamo pienamente questa critica. Lungi da noi discriminare o escludere i pazienti a causa della loro origine. Ci scusiamo per aver dato questa impressione”.

La dichiarazione, tuttavia, non chiarisce se la clinica Iatros ora accetterà di curare di nuovo russi e bielorussi. Inoltre, la clinica ha donato 10.000 euro a Medici Senza Frontiere per sostenere il loro lavoro in Ucraina.

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