Il Governo – attraverso il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la transizione digitale – intende attivare entro l’estate 3 delle policies previste per portare l’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione e si propone entro l’autunno di partire con le prime sperimentazioni. A dirlo è stato il Ministro dell’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, nel corso della sua audizione davanti alle Commissioni riunite Trasporti e Attività produttive, nell’ambito dell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale (legge sull’intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell’Unione.
“Noi abbiamo 6 politiche di competenza che mirano a portare l’Ia nella Pubblica Amministrazione, allo scopo di migliorare il servizio pubblico attraverso, da una parte, interventi per portare l’intelligenza artificiale all’interno dei processi operativi della Pa e, dall’altra, di stimolare un ecosistema GovTech italiano che incentivi le startup a offrire soluzioni innovative in Ia per le pubbliche amministrazioni. Soffriamo infatti un basso livello di utilizzo e di penetrazione di risorse e-Gov: in Italia siamo al 25%, rispetto a una media Ue + Uk del 60%”, ha detto Colao.
“Avvalendoci anche del Fondo Innovazione del Midt, che abbiamo leggermente incrementato, contiamo entro l’estate, di aver impostato almeno 3 di queste policies, tra cui il GovTech, entro l’autunno, di lanciare le prime sperimentazioni. Gli ambiti di applicazione sono ampi ma cito tre esempi: la creazione e interoperabilità delle banche dati aperte su cui sperimentare modelli Ia a favore del policymaking; la creazione di dataset annotati e anonimizzati sulle interazioni cittadini-Pa per migliorare i servizi; l’introduzione di tecnologie basate su Ia per automatizzare lo smistamento e la preparazione delle richieste degli utenti“, ha affermato Colao.