Un team internazionale guidato dai ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo (ETH Zurich) ha realizzato dei modelli in cui ha fornito una visione approfondita di come sarebbe un pianeta simile alla Terra se esistesse in orbita attorno alle stelle simili e più vicine al Sole, come le binarie (Alfa) Centauri A e B, distanti appena 4,4 anni luce da noi.
I risultati sono stati pubblicati su The Astrophysical Journal.
Il team, che comprende gli astrofisici dell’ETH Haiyang Wang, Sascha Quanz, Fabian Seidler e Paolo Sossi del Dipartimento di Scienze della Terra, ha stimato la composizione elementare di un ipotetico pianeta roccioso nella zona abitabile del sistema Centauri A/B.
I modelli realizzati si basano sulle composizioni chimiche misurate spettroscopicamente di Centauri A e Centauri B, per le quali è disponibile una grande mole di informazioni sia riguardo gli elementi che formano le rocce (come ferro, magnesio e silicio) che gli elementi volatili (tra cui idrogeno, carbonio e ossigeno).
Partendo dai dati, è stato possibile creare proiezioni su possibili composizioni di un ipotetico corpo planetario in orbita attorno a una delle stelle: i ricercatori hanno definito i dettagli delle proprietà del loro pianeta modello, che hanno soprannominato “alpha-Cen-Earth“, inclusa la sua struttura interna, la sua mineralogia e la composizione atmosferica. Si tratta di caratteristiche di fondamentale importanza per comprenderne l’evoluzione a lungo termine e la potenziale abitabilità.
I ricercatori hanno ipotizzato la presenza di un pianeta molto simile al nostro, praticamente con le stesse caratteristiche chimiche, ma un mantello più ricco di silicati, un nucleo ferroso più ampio e una minore attività geologica. L’atmosfera sarebbe dominata da CO2, metano ed acqua, una combinazione molto simile a quella della Terra quando avvenne la comparsa delle prime forme di vita, tra 4 e 2,5 miliardi di anni fa.