Energia: nucleare o rinnovabili, posizioni divergenti anche all’interno del governo

Costi, sicurezza, sostenibilità: non mancano le posizioni divergenti sull'energia nucleare all'interno del governo
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Nel contesto di una crisi internazionale, della guerra in Ucraina, e nell’11° anniversario del terremototsunami che ha colpito il Giappone, col conseguente disastro di Fukushima, non mancano le posizioni divergenti sull’energia nucleare all’interno del governo.

Sono persuaso, e anche l’Europa lo è, che debba maturare la consapevolezza che le fonti energetiche rinnovabili siano importanti ma anche il nucleare di nuova generazione debba essere considerato“: è quanto ha affermato il Ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a ‘Controcampo’, le video interviste de ‘Il Messaggero’. “Oggi la scienza ha fatto progressi e credo sia opportuno e necessario un mix adeguato di fonti” che includa “anche il nucleare“, ha aggiunto, spiegando che molti Paesi come la Francia vi fanno ricorso, riducendo così il problema della dipendenza energetica. Il tutto alla luce del fatto che oggi sono stati fatti notevoli “progressi” sul fronte della sicurezza.

A 11 anni di distanza dall’incidente nucleare di Fukushima, il Giappone e la comunità internazionale fanno ancora i conti con le disastrose conseguenze di un incidente che, ricordiamo, ha provocato la morte di oltre 15.000 persone. La guerra in Ucraina e i rischi legati alla presenza di centrali nucleari sul territorio invaso dalle truppe russe confermano poi drammaticamente i problemi di sicurezza legati alla presenza di centrali atomiche,” affermano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni Ambiente e Attività produttive. “Intanto, in attesa che la ricerca in questo settore dia risultati concreti, nessuno ha ancora risolto l’enorme problema della collocazione delle scorie radioattive e dei costi esorbitanti, mentre aumenta esponenzialmente anche il prezzo dell’uranio che, ricordiamo, non è un materiale disponibile ovunque e all’infinito“.
Questo scenario – proseguono i pentastellati – non fa che confermare la bontà della scelta fatta per ben due volte per via referendaria dagli italiani. Ora resta da fare un altro importante passo in avanti per liberarsi dalla eccessiva dipendenza da gas e petrolio e già il decreto Energia, all’esame della Camera, ce ne darà occasione. Efficienza, rinnovabili e innovazione tecnologica sono l’unica soluzione immediatamente disponibile ed effettivamente sicura per portare energia alle nostre case e alle nostre imprese ed è in questa direzione che bisogna accelerare“. “Velocizzare e sburocratizzare l’installazione di impianti nelle aree idonee, moltiplicare esperienze come le comunità energetiche e il Superbonus 110%, elettrificare i settori più energivori e ricorrere in prospettiva all’idrogeno verde. Questa è l’unica strategia possibile, perché le rinnovabili sono le sole fonti energetiche in grado di sottrarsi a possibili tensioni geopolitiche e di garantire un approvvigionamento sicuro, sostenibile e a costi contenuti“.

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