Il piano d’emergenza per l’energia che sara’ presentato oggi dalla Commissione Ue punta a ridurre dell’80% gia’ quest’anno la dipendenza dalle importazioni di gas russo. Lo scrive Bloomberg citando fonti europee. L’obiettivo, secondo queste fonti, potra’ essere raggiunto soprattutto grazie a maggiori importazioni di Lng (come quelle di cui si e’ parlato per l’Italia in Qatar), forniture di gas attraverso gasdotti alternativi a quelli russi, il potenziamento delle rinnovabili e altre misure. Questi interventi dovrebbero consentire di coprire gran parte dei 155 miliardi di metri cubi di gas oggi provenienti dalla Russia.
La Commissione “e’ pronta a sostenere gli Stati membri nella progettazione” di misure di regolazione dei prezzi del mercato del gas, si legge nella bozza della comunicazione sull’energia. In determinate condizioni, “gli Stati membri possono intervenire con l’attuazione eccezionale e limitata nel tempo di prezzi regolamentati”, si legge nel documento, dove viene sottolineato che il quadro giuridico del mercato elettrico “consente interventi pubblici nella fissazione dei prezzi” e che la misura dovrebbe essere “mirata“.
Inoltre, il piano d’emergenza Ue include anche un’accelerazione degli investimenti nelle rinnovabili, una spinta alla diversificazione nei mix energetici nazionali e dei fornitori alternativi alla Russia, e la revisione delle regole sugli aiuti di Stato per operatori, industrie e nel settore primario, che dovrebbe consentire sussidi per fertilizzanti alternativi.