Green Pass fino al 30 aprile, il ministro Garavaglia: “turismo distrutto anche per Pasqua, chiedo i danni a Speranza”

Green Pass prorogato fino al 30 aprile addirittura nella versione "rafforzata" per i locali della ristorazione al chiuso: il ministro Garavaglia annuncia una richiesta di danni a Speranza
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Scriverò a Roberto Speranza e gli chiederò ufficialmente di coprire, con il budget del suo ministero, gli emendamenti al decreto destinati agli indennizzi per le categorie dei ristoratori danneggiati“. E’ quanto annuncia, contattato al telefono, il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia, che in Consiglio dei ministri non è riuscito a ottenere la rimozione dell’obbligo di green pass nei ristoranti al chiuso a partire dal 15 aprile, in modo da tutelare il settore in vista delle vacanze di Pasqua e del ponte del 25 aprile. “Si tratta di almeno 500 milioni di euro di danni. Le regole costano, se hanno poco senso, costano ancora di più. Io stasera sono a Parigi, la gente è senza mascherina, si cena senza obblighi nei ristoranti. Logicamente i turisti scelgono in base a questo e non prenotano in Italia“, sostiene. “Abbiamo votato perché qualcosa di buono c’è. Ma ci stiamo facendo del male da soli, scientemente“, risponde a chi gli fa notare che però la Lega ha votato il decreto in Cdm. L’Italia sarà l’unico Paese al mondo che ancora a Pasqua richiederà Green Pass e addirittura Super Green Pass per i locali della ristorazione al chiuso (persino al bancone dei bar!), e il danno è duplice non solo per il mancato arrivo di viaggiatori stranieri che ovviamente preferiranno altre mete senza restrizioni, ma anche per gli italiani che opteranno per le festività pasquali all’estero dove il Green Pass non è richiesto. Ricordiamo inoltre che per chi non ha la terza dose (ricevuta da meno del 45% della popolazione europea), in Italia – e solo in Italia – il Green Pass da vaccinazione completa (due dosi) scade dopo 6 mesi dalla seconda dose. Quindi la quasi totalità del turismo internazionale è tagliato fuori dall’Italia anche per Pasqua.

Il premier Draghi risponde a Garavaglia in conferenza stampa: “se curva epidemiologica lo consentirà, anticiperemo l’abolizione del Green Pass”

Il Cdm è stato tranquillo. Se tutte le questioni fossero quelle di decidere se la cessazione del green passa avviene il 15 o il 30 aprile, sarebbero pacifiche… su quello si è trovata soluzione. Il Cdm è andato bene, è stato tranquillo“. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Quanto alle proteste della Lega e del ministro Garavaglia, Draghi osserva: “Sono molto curioso di capire come il ministro Gravaglia quantifichi le eventuali perdite degli esercizi a 500 milioni… comunque c’è la disponibilità ad anticipare provvedimenti e a prendere provvedimenti particolari ma sempre guardando la curva epidemiologica“.

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