Guerra in Ucraina, Battiston: “a rischio la collaborazione a bordo della Stazione Spaziale”

"La collaborazione positiva tra le varie superpotenze a bordo dell'ISS è a rischio", "si sta cominciando ad utilizzare lo Spazio in maniera diversa"
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La guerra in Ucraina sta avendo ripercussioni anche sulle attività spaziali.
Negli scorsi anni la Stazione Spaziale internazionale era stata addirittura proposta per il Nobel per la pace“, “lo Spazio è sempre stato un contesto in cui lavorare pacificamente anche tra Paesi molto diversi tra loro, oggi però quella collaborazione positiva tra le varie superpotenze a bordo dell’ISS è a rischio“: è quanto sostiene Roberto Battiston, professore di Fisica all’Università di Trento ed ex direttore dell’Agenzia Spaziale Italiana. In un’intervista al quotidiano “il Dolomiti”, il fisico ha commentato la decisione della Roscomos di interrompere la collaborazione dei propri astronauti all’interno della Stazione Spaziale Internazionale: “Il personale ha ricevuto l’ordine di interrompere la collaborazione in alcuni esperimenti che coinvolgono la Germania. Si tratta di esperimenti puramente scientifici a bordo dell’ISS. La decisione è arrivata dopo giorni di scambi su Twitter tra il direttore della Roscomos Dmitry Rogozin e l’omonimo americano alla NASA durante i quali è stata messa sul tavolo anche la possibilità di interrompere del tutto la collaborazione russa all’interno della Stazione“.
Per l’esperto è un segnale grave, dato che la ISS è stata costruita volutamente sulla base dell’interdipendenza: “La NASA per esempio fornisce l’elettricità che permette le operazioni a bordo e la purificazione dell’aria che respirano gli astronauti, mentre i russi si occupano dei motori di controllo dell’assetto della Stazione“. Minacciando di interrompere la collaborazione russa, Rogozin ha di fatto minacciato di lasciare andare l’ISS fuori controllo: prospettiva che ha già messo in allerta la NASA, che starebbe vagliando possibili alternative insieme a SpaceX e Northrop Grumman: “Forse si tratta solo di retorica – conclude Battiston – ma qui sulla Terra stiamo assistendo ad una guerra terribilmente reale. Una minaccia di questo tipo è estremamente seria: lo Spazio è da sempre considerato un ‘luogo’ neutro, rimanendo fin dagli albori delle operazioni umane al di fuori del nostro pianeta un contesto sì di competizione, ma nel quale l’elemento militare è sempre stato altra cosa rispetto a quello scientifico, tecnologico ed esplorativo. Oggi si sta cominciando ad utilizzare lo Spazio in maniera diversa“.

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